Con il processo di digitalizzazione dei documenti alcuni iter burocratici sono stati velocizzati e ora ci prepariamo a un nuovo stravolgimento.
A partire dal 2016 molti enti della Pubblica Amministrazione hanno introdotto l’identità digitale Spid. Con questa possiamo identificarci sui siti web e snellire l’iter burocratico connesso al riconoscimento della nostra identità. Nel corso degli 8 anni passati dal suo lancio, lo Spid è diventato uno strumento a dir poco fondamentale, seppur nel mezzo di polemiche mai del tutto sedate.
Da una parte ci sono i gestori che lamentano poco supporto da parte delle autorità governative (nonostante il decreto n° 13/23 abbia stanziato 40 milioni di euro per il rinnovo delle convenzioni), dall’altro spaccature interne al governo e all’opposizione. Qualche tempo fa, ad esempio, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alessio Butti aveva lasciato intendere l’intenzione di eliminare lo Spid e migrare sulla CIE, la Carta di Identità Elettronica.
Tutti i documenti sullo smartphone: l’identità digitale vira verso il portafoglio virtuale
In seguito il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo aveva rassicurato sul fatto che lo Spid non sarebbe stato eliminato, ma che avrebbe subito modifiche graduali verso una nuova forma di identificazione digitale. Ad oggi, infatti, sappiamo che entro la metà dell’anno in corso si punta al lancio di IT Wallet, portafoglio digitale che raccoglierà i propri documenti anagrafici e sanitari.
Con questo strumento i cittadini avranno a disposizione documenti quali la patente, la carta d’identità, la carta della disabilità o la tessera sanitaria direttamente sul proprio smartphone. Ma quali sono le ragioni per cui si punta a questa transizione? Da una parte c’è una maggior sicurezza connessa alla carta d’identità elettronica. Dall’altra la necessità di abbattere i costi di gestione di Spid, relativamente ai provider del servizio.
IT Wallet: prepariamoci al nuovo strumento identificativo
Già oggi con la CIE si può accedere a numerosi servizi online, seppur con un iter più complesso di quello di Spid. Ma così come l’introduzione graduale dell’identità elettronica ha lentamente portato tutti dal lato di Spid, così la virata verso l’IT Wallet otterrà lo stesso risultato. D’altronde, che scelta hanno i cittadini se non adattarsi alle direttive del Governo e delle PA? E se la ricompensa sono tempi e iter burocratici snelliti, ben venga l’IT Wallet!