All’improvviso l’annuncio, storico servizio chiude i battenti: novità da brividi sul web

L’annuncio è arrivato all’improvviso, segnando la fine di un’era: chiude i battenti la prima chat online della storia, la ICQ.

Prima piattaforma chat
Prima piattaforma chat (Mrinformatico.it)

Dopo quasi trenta anni si spegne il primo servizio di messaggistica online della storia, l’ICQ, lanciato nel lontano 1996, agli albori di internet. Chi ha una certa età lo ricorda con nostalgia, poiché la chat ICQ è legata inevitabilmente alle prime incursioni sul web e alle prime interazioni social, nel mondo virtuale. Da quel momento, tutto nel mondo è cambiato, e non siamo più stati gli stessi.

In trenta anni è cambiata totalmente la comunicazione, e le sue modalità di espressione. ICQ è l’antenato, il primo in assoluto, delle chat odierne. A partire da oggi, 27 giugno 2024, la piattaforma ICQ viene spenta per sempre, ormai un software obsoleto ma che ha definito indelebilmente gli anni Novanta, cambiando per sempre la messaggistica istantanea.

Si spegne la prima piattaforma di messaggistica online della storia, chiude ICQ

Pc modello anni 90
Pc modello anni 90 (Mrinformatico.it)

Lanciato nel 1996 dalla società israeliana Mirabilis, il programma ha permesso agli utenti di tutto il mondo di mandarsi messaggi virtuali, attraverso un codice personale. Grafica basilare, messaggistica limitata, riquadri minimali, niente di paragonabile a ciò che possiamo fare oggi con le chat moderne e super tecnologiche.

Eppure ICQ ha segnato la nascita della moderna comunicazione. Dopo la sua nascita, ICQ è stato acquistato dalla società statunitense AOL, per oltre 400 milioni di dollari. Il nome ICQ sta per “i seek you”, ossia “ti cerco”, e sottolinea la necessita di una comunicazione veloce, di un’interconnessione tra persone lontane. Apple, ormai ci siamo: in arrivo il suo primo AI Chatbot, cosa può fare.

Si chiude un capitolo della storia delle comunicazioni: addio al software ICQ

Nel 2004 abbiamo assistito al suo apice, con 300 milioni di download, poi il lento declino dell’internet 1.0. L’arrivo di WhatsApp, qualche anno dopo, lo ha totalmente soppiantato, passando per Yahoo e Microsoft. Nel 2010 il software è stato venduto all’azienda russa Mail.ru per 190 milioni di dollari.

Oggi, dunque, si chiude un capitolo della nostra storia e della storia delle comunicazioni. I giovanissimi non sanno cosa ha significato tutto questo e cosa ha significato quel logo: la margheritina verde. WhatsApp, come fissare in alto le chat importanti: quasi nessuno sa farlo, incredibile.

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