Hai provato a fare acquisti su Amazon di recente e qualcosa non ti è sembrata andare bene a causa di alcune inserzioni? Non sei solo.
Fare acquisti su Amazon significa adoperare soprattutto la propria intelligenza per scegliere i prodotti che meglio rispondono alle esigenze personali o della persona cui l’oggetto è destinato.
Ed è chiaro che in questa ricerca, che può portare via anche parecchie ore, occorre tenere gli occhi aperti per evitare di cadere vittima di inserzioni truffaldine che promettono qualcosa che poi non arriva o non arriva corrispondente alla descrizione. Un modo per difendersi da questo tipo di problemi è quello di fare sempre riferimento alle recensioni esaminando tutto ciò che dell’oggetto e del venditore viene scritto.
Ma stando ad una serie di segnalazioni che si stanno diffondendo soprattutto sui social c’è anche un nuovo problema per chi fa shopping sulla piattaforma che sorride sempre. Un problema che non necessariamente nasconde una truffa ma che coinvolge ancora una volta le inserzioni. Inserzioni che poi finiscono con il risultare non veritiere e col rendere più problematico l’acquisto.
Amazon ha un problema di inserzioni
Non molto tempo fa la piattaforma di e-commerce immaginata da Jeff Bezos e che fattura milioni di dollari al minuto ha aperto le porte all’utilizzo per gli inserzionisti dell’intelligenza artificiale, ritenuta uno strumento utile per costruire inserzioni più rispondenti alle caratteristiche reali degli oggetti proposti. E sempre l’intelligenza artificiale è stata messa a disposizione degli utenti finali con i molto chiacchierati riassunti delle recensioni.
L’esplosione dei servizi di intelligenza artificiale generativa, come quelli forniti da OpenAI con ChatGPT ma non solo, ha portato anche a tutta una serie di problemi. Il primo si è visto nel numero abnorme di testi che hanno inondato la sezione ebook e libri on demand: prodotti evidentemente con l’aiuto delle intelligenze artificiali, questi libri hanno intasato Amazon al punto tale che la società si è trovata costretta a limitare a 3 il numero dei testi che ogni giorno un singolo utente può pubblicare. E con le inserzioni non sta andando meglio.
Farsi aiutare da un’intelligenza artificiale non va contro nessuna policy di Amazon, soprattutto perché non è possibile conoscere tutte le lingue del mondo ma, ed è questo che ha destato molto scalpore, dai venditori ci si aspetterebbe quantomeno di controllare che le inserzioni siano rispondenti al testo originale. Qualcosa che a volte non succede ed è per questo che il sito di e-commerce più famoso del pianeta si è popolato di inserzioni all’apparenza molto divertenti ma comunque preoccupanti con evidenti testi copiati e incollati ma senza un controllo da parte di un essere umano. Amazon ha tenuto a precisare che ora queste inserzioni sono state cancellate e comunque la società fa tutto il possibile per migliorare i sistemi di controllo di feedback per i rivenditori.