App Store di Apple: cambia tutto, così l’azienda evita la multa dell’Unione Europea

Apple ha deciso di aggiornare la sua politica sull’App Store per evitare una multa dall’Unione Europea ai sensi del Digital Markets Act. 

app store di apple
Modifiche a App Store di Apple (MrInformatico.it)

Ancora una volta una multinazionale dell’hi-tech deve adeguare le proprie politiche aziendali per non incappare in gravi – e aggiungiamo noi giuste – sanzioni da parte dell’Unione Europea. Stavolta, è Apple a dover fare i conti con modifiche dopo che la Commissione Europea ha accusato il colosso fondato da Steve Jobs di violare le regole tecnologiche.

Se da un lato, dunque, Apple continua coi suoi aggiornamenti, dall’altro fa i conti con leggi e regolamenti assolutamente da rispettare. In queste ore, infatti, ha aggiornato la sua politica sull’App Store per evitare di essere sanzionato. Ai sensi del Digital Markets Act, le modifiche permettono agli sviluppatori di indirizzare i consumatori verso opzioni di pagamento esterne all’App Store.

L’Unione Europea contro la Apple, che cambia le regole: ma è davvero così?

imac di apple
Un portatile a marchio Apple (MrInformatico.it)

Ma cosa avveniva fino a ora? Spieghiamo il meccanismo che ha regolato fino a oggi App Store, per rendere quindi più eloquenti i cambiamenti. In precedenza, le condizioni imposte da Apple limitavano la possibilità di comunicare offerte su piattaforme esterne. Da adesso in poi, nella sostanza, sarà data la possibilità agli sviluppatori di usare più URL senza doverli dichiarare.

Per qualcuno, potrebbe sembrare una vittoria dell’indipendenza degli sviluppatori che operano attraverso App Store di Apple, ma sono in molti a evidenziare come questa revisione non sia altro che un tentativo di mantenere il controllo del mercato. Il perché è presto detto: Apple ha introdotto due nuove commissioni, che a quanto pare non sono piaciute proprio a nessuno.

Una di queste è del 5% per l’acquisizione di nuovi utenti e una del 10% per le vendite effettuate entro 12 mesi dall’installazione dell’app. Si tratta di commissioni che sostituiranno quelle ridotte precedentemente applicate per beni e servizi digitali venduti tramite l’App Store. Una decisione che ha scatenato molte polemiche e a guidarle in questa fase c’è Spotify.

La multinazionale ha criticato queste nuove commissioni, sostenendo che non rispettano i requisiti del Digital Markets Act. La Commissione Europea ha dichiarato che valuterà le modifiche di Apple considerando anche il feedback degli sviluppatori e ha annunciato una decisione nel 2025. Il contenzioso, dunque, resta al momento aperto e nessuno sembra soddisfatto, a parte la stessa Apple, che chiude un nuovo capitolo dopo Google.

Gestione cookie