La Apple ora pensa in grande: continua a voler espandere il suo business anche nella produzione di video. Il tutto per poter recuperare il numero di iPhone 7 non venduti e per controbattere al numero d’utenti persi su Spotify. Secondo i rumors le serie tv non arriveranno prima della fine del 2017
L’azienda di Cupertino sfocia nel business video. È proprio la Apple che ha deciso di sfidare la grande fabbrica di Hollywood e di puntare su contenuti innovativi (rispetto ai suoi affari). Il tutto nel tentativo di bilanciare il calo delle vendite registrate dagli ultimi iPhone. Proprio per questo sembra che la Apple pubblicherà una serie di video in streaming come Netflix o Amazon. Sebbene per arrivare a quei livelli ce ne vuole, l’azienda sembra aver già cominciato ad avviare diversi trattative (secondo i primi rumors) con molti produttori. Gli incontri riguardano nuove produzioni di serie tv o film da offrire, l’acquisto di diritti su alcuni titoli importanti, riunioni con manager del marketing di Studios o diverse reti televisive per un principio di pubblicizzazione dei contenuti.
Tuttavia, bisogna abbassare le aspettative degli utenti: gli show che Apple sta considerando sarebbero simili a “Westworld” già visto sulla Hbo o il più diffuso “Stranger Things” di Netflix, quindi niente capace di sfidare le due capo-liste.
Entro e non oltre la fine del 2017
In aggiunta, con il suo servizio in abbonamento di musica in streaming di Spotify, sebbene siano stati persi anche utenti anche in questo ambito, la Apple volerà ancora più in alto. Così, ampliando la sua offerta, l’azienda della California, che attualmente prevede non solo musica ma anche alcuni documentari, si augura di poter davvero riprendere nuovamente terreno. Il nuovo Business di certo suscita un certo timore: la società con la più grande capitalizzazione di mercato al mondo, intento a produrre video, potrebbe essere una svolta per l’intero mercato di distributori di altre aziende media, sia di serie tv che di film in streaming.
Nel frattempo però ancora niente di certo: difatti, se il progetto andasse in porto, si parlerebbe di contenuti nuovi ed originali entro e non prima della fine del 2017. Inotre, l’azienda, non sembra neanche intenzionata a spendere i milioni pur di sfidare il più diffuso Netflix o il recente Amazon video.