Quanto è comodo usare WhatsApp per mandare messaggi vocali? Ora esiste una app gratuita che aiuta chi non può registrare la propria voce.
Croce e delizia di moltissimi utenti, da quando sono arrivati i messaggi vocali su WhatsApp c’è chi ha smesso completamente di fare telefonate e comunica solo registrando la propria voce.
E c’è da dire che, se usati nella maniera più opportuna, i messaggi vocali hanno una loro utilità. Se per esempio non si può stare con gli occhi sullo schermo o si ha a disposizione una mano soltanto per scrivere perché l’altra è impegnata con la spesa l’idea di mandare un messaggio vocale per fermare un’idea che altrimenti rischia di sfuggire è la soluzione ideale.
Ma anche questa nuova funzione ha dei limiti che non andrebbero superati. L’etichetta digitale prevede infatti che non si inviino messaggi vocali troppo lunghi, che potrebbero risultare non solo fastidiosi ma in alcuni casi aggressivi. Se quello che devi dire non può essere detto rapidamente e se in teoria ci sarebbe bisogno di un contraddittorio in tempo reale allora forse è meglio telefonare. Ma non tutti possono utilizzare i messaggi vocali (né telefonare). Per quella parte di popolazione mondiale che ha patologie o condizioni che impediscono di usare la voce dal CES 2024 arriva una soluzione geniale.
L’app per parlare tutti attraverso WhatsApp e al telefono
Se mandi quotidianamente messaggi attraverso l’app di messaggistica istantanea del telefonino verde mescolando testo, video e audio non ti sarai probabilmente mai posto il problema di come faccia chi per esempio non vede o ha altre forme di disabilità ad utilizzare la stessa app. Per i disabili esistono una serie di applicazioni che si installano su computer, tablet e telefono e che permettono di fruire degli stessi servizi che utilizzi tu tutti i giorni. Ma ci sono ovviamente dei limiti e uno di questi limiti viene proprio dai messaggi vocali di WhatsApp.
Qualcosa che la società guidata da Joris Castermans, WHISPP ha deciso di lasciare nel passato. L’app WHISPP è infatti ora in grado di interfacciarsi con i sistemi che gli smartphone utilizzano per telefonare e grazie all’intelligenza artificiale trasforma i suoni generati da chi ha problemi di fonazione in una voce reale. Tra le caratteristiche più interessanti della nuova versione dell’app c’è il fatto che sia assolutamente indipendente dalla lingua, questo significa che può essere implementata sugli smartphone di tutti gli utenti del mondo senza che ci siano aree geografiche penalizzate. E poi, prosegue la presentazione, si tratta di un sistema che consente con l’opportuno addestramento addirittura di ricreare la voce reale dell’utente.
Se l’app viene infatti addestrata con registrazioni della voce che deve ricreare il sistema dell’intelligenza artificiale è poi in grado di riprodurla in qualunque situazione. Durante il CES di quest’anno abbiamo visto moltissime novità e gadget più o meno utili, più o meno rivoluzionari ma fa sempre piacere anche quando la tecnologia effettivamente si mette al servizio degli utenti.