Luca Zingaretti emozionato per la presentazione della nuova serie tv “Il Re”: l’attore racconta di cosa parla e come si è preparato.
Arriva la tanto attesa seconda stagione della serie tv targata Sky e Now TV “Il Re”, con protagonista il grande attore Luca Zingaretti. Per l’occasione, l’attore ha rilasciato una bella intervista, e si dice emozionato, ora che la serie è disponibile sulle piattaforme streaming a partire dallo scorso 12 aprile. Prodotta da Sky Studios, la seconda stagione è avvincente.
L’attore promette di averci messo il cuore, di essersi messo in gioco, cercando di superare i propri limiti, perché “senza limiti non c’è conflitto”, ed è proprio questo conflitto a intrigare il pubblico da casa. “Muoversi all’interno di uno spazio limitato, come il carcere, è perfetto per raggiungere velocemente il punto di rottura tra i personaggi”.
La seconda stagione de “Il Re”, Luca Zingaretti racconta come si è preparato
Nella seconda stagione della serie televisiva de “Il Re”, si assiste a uno slittamento dei piani narrativi, e le linee temporali si sfasano, confondendo le vicende narrate. “Ho sempre voluto sperimentare”, dice Zingaretti, facendo un paragone con il personaggio che lo ha reso un’icona del piccolo schermo, l’Ispettore Montalbano.
Se in Montalbano, l’attore ha sempre seguito un piano narrativo lineare, ora è tempo di sperimentazione. “La sperimentazione è fondamentale nella carriera, è il senso dell’essere attore”, rivela Zingaretti. “Il Re”, diretto da Gagliardi, Fiore, Fabbri e Gnesini, rappresenta un’occasione incredibile per mettersi in gioco, e per poter sperimentare.
Zingaretti esprime il massimo del suo talento, affrontando temi profondi che ricordano la drammaturgia classica, dove personaggi in costante conflitto si rivelano capaci di grandi imprese. “É divertente perché devi metterti nella testa di un uomo, cercando di guardare il mondo dal suo punto di vista. Ora tutto si è ribaltato”.
Su Sky “Il Re”, la seconda stagione dal 12 aprile
Si assiste, nei personaggi, a uno squilibro psicologico, dove tutte le certezze sono crollate. Occorre ricominciare tutto da capo, la messa in scena è molto intensa, è tetra, la sceneggiatura è dettagliata, molto dialogata, e c’è uno scontro continuo tra i personaggi, che attira il pubblico, lo ipnotizza. Insomma, dopo la divertentissima serie “No Activity”, Zingaretti cambia tono, per l’ennesima volta.
Un attore camalentonico, capace di trasformarsi, passando da un genere all’altro. Ma di cosa parla “Il Re”?, Luca Zingaretti veste i panni di Bruno Testori, il direttore del carcere di San Michele, un uomo potente, le cui leggi vanno al di là di quelle dello Stato, perché il bene e il male dipendono dal suo giudizio. La prima stagione ha avuto un grande successo, ora arrivano altre 8 puntate. Siete pronti?