Assegno Unico luglio 2024, come ricevere gli arretrati? E’ questa la domanda che molti cittadini si pongono per recuperare le somme dovute.
L’assegno unico è l’agevolazione che sta aiutando veramente numerose famiglie italiane perché sono delle somme riconosciute per provvedere al ménage familiare. In particolare l’assegno unico è il sussidio riconosciuto alle famiglie che hanno dei figli fiscalmente a carico entro il ventunesimo anno di età. Un modo per provvedere alle numerose spese che vi sono quando si tratta di nuclei un po’ più numerosi.
Nonostante le discipline previste siano comunque molto precise e dettagliate, possono verificarsi dei casi o che si perda di vista qualche aggiornamento oppure che sfugge il cavillo. Per questo motivo quindi è opportuno essere sempre informati perché possono emergere delle informazioni molto utili, come ad esempio il fatto che certe somme possono essere recuperate. Vediamo adesso in che modo ma soprattutto entro quando procedere perché quest’opportunità non è perenne.
Assegno Unico 2024, recupero degli arretrati
Si precisa subito che l’INPS ogni anno quindi anche nel 2024 ha voluto stilare un elenco, definendo il calendario mese per mese ed indicando i giorni nei quali i beneficiari godranno dell’assegno unico. Per quanto riguarda il mese di luglio ad esempio c’è un range temporale che consta di tre giorni, è un po’ una costante nei vari mesi, dal 17 al 19 luglio.
Poi certo, la questione cambia a seconda se il beneficiario in questione abbia modificato la sua situazione o meno, perché se è rimasta costante varrà questo arco temporale appena indicato. Se invece la persona in questione ha subito delle modifiche patrimoniali reddituali tali da cui ne scaturirà un ricalcolo dell’importo mensile, slitta di una settimana, tendenzialmente verso fine mese. Stesso discorso per chi ha presentato la domandina a giugno e a luglio riceverà la prima mensilità.
Questione arretrati
Fatto questo primo discorso c’è un altro collegato: gli arretrati. Cosa fare in questi casi? O si invia l’ISEE aggiornato e corretto entro il 30 giugno e si avrà diritto agli arretrati maturati da marzo a giugno oppure si procede dopo questa data. In realtà entro il 29 febbraio andava presentato l’ISEE aggiornato per evitare la quota minima prevista. Il 30 giugno è l’ultima chance per recuperare le somme. Altrimenti, se aggiornato successivamente si avrà diritto solo alla rata maggiorata ed adattata al caso di specie ma senza arretrati che andranno persi.