Auto e GPS, perché non è sempre la soluzione migliore: cosa svelano gli esperti

Uno strumento utile e in alcuni casi addirittura indispensabile, ma se se ne abusa può avere risvolti inaspettati.

La tecnologia GPS negli ultimi venti anni è diventata sinonimo di viaggio e scoperta, dando agli utenti un senso di libertà mai provato prima. Nonostante i suoi vantaggi indiscutibili che ha introdotto nella navigazione moderna, negli ultimi tempi sono emersi dubbi sulle possibili ripercussioni che questo strumento ha sulle capacità cognitive degli utenti. Secondo gli esperti del settore, l’uso del GPS dovrebbe essere considerato con le giuste precazioni.

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Usare costantemente il GPS ha effetti significativi su alcune nostre competenze – mrinformatico.it

Analisi e studi recenti hanno evidenziato che la dipendenza da dispositivi di navigazione ha reso molti conducenti meno attenti e, soprattutto, meno capaci di orientarsi senza l’aiuto della tecnologia. Questa tendenza preoccupante ha attirato l’attenzione di ricercatori e psicologi, che hanno iniziato a indagare gli effetti dell’utilizzo prolungato del GPS sulla memoria spaziale e sulle competenze di navigazione.

Utile, ma a lungo andare potenzialmente dannoso

Uno studio condotto su un gruppo di adulti regolari guidatori ha rivelato che coloro che si affidano maggiormente alla navigazione GPS mostrano un declino più marcato nella capacità di utilizzare i punti di riferimento come guide per l’orientamento. Se questi risultati fossero confermati, suggerirebbero che l’uso del famoso ‘tom tom’ è un grande aiuto nell’immediato, ma a lungo termine potrebbe erodere le nostre abilità naturali di navigazione, rendendoci più dipendenti dalla tecnologia.

Il confronto tra i metodi di navigazione tradizionali e l’uso del GPS svela un contrasto significativo. Se da una parte offre un percorso definito e istruzioni passo dopo passo, dall’altra la navigazione tradizionale, che si basa sulla memoria spaziale e sulla capacità di leggere e interpretare mappe, stimola il cervello, incoraggiando l’apprendimento e il rafforzamento delle capacità cognitive.

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Il GPS è stata una delle più grandi innovazioni nel mondo dei trasporti – mrinformatico.it

Gli esperti suggeriscono che, per mantenere e migliorare le proprie capacità di navigazione, gli individui dovrebbero occasionalmente mettere da parte il GPS e affidarsi a metodi più tradizionali. Ad esempio, se si percorrono strade relativamente conosciute o abituali, si può provare a fare uno sforzo di memoria e orientarsi autonomamente, piuttosto che affidarsi pigramente alle indicazioni del navigatore.

Oltre agli aspetti cognitivi, un’altra questione importante è quella della dipendenza tecnologica. In situazioni in cui il segnale GPS è debole o assente, coloro che si affidano esclusivamente a questa tecnologia potrebbero trovarsi in difficoltà. La capacità di navigare senza il suo aiuto è quindi non solo una competenza utile, ma in alcuni casi può rivelarsi cruciale. Nonostante l’indubbio valore del GPS nella navigazione moderna, è quindi essenziale trovare un equilibrio tra l’uso della tecnologia e il mantenimento delle capacità naturali di orientamento.

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