Se stavate pensando di costruire la vostra build PC in questo 2024 dovreste sbrigarvi a farlo, potreste non averne più la chance.
Da qualche anno a questa parte, complice la crescita del settore e-sport e dell’online competitivo, ma anche la decisione dei colossi del gaming console di condividere la propria libreria con il mercato PC, il gaming su personal computer sta crescendo a dismisura. Nel 2023 la differenza di utenza tra PC e console si è ridotta al punto da decretare un sostanziale pareggio e nei prossimi anni si stima che i PC gamer possano aumentare ancora.
Come detto due fattori che hanno spinto le nuove generazioni a preferire un PC rispetto ad una console sono l’aumento della libreria titoli e le migliori performance nell’online, a questi va aggiunta anche una maggiore potenza di calcolo ed una maggiore qualità generale dei titoli con le configurazioni di alto livello. Da non sottovalutare nemmeno i costi di acquisto dei videogame generalmente più bassi e l’online completamente gratuito.
Il lato negativo del mondo PC sono i costi di acquisto di una macchina performante. Per tale ragione gli utenti generalmente preferiscono assemblare la propria build. Acquistare le singole componenti non permette solo di risparmiare sul costo finale, ma anche di scegliere le migliori sul mercato sia per qualità che per affidabilità.
Vuoi assemblare un PC, ci sono brutte notizie: allarme a livello mondiale
I primi giorni di questo 2024 però fanno temere che questa possibilità venga complicata non poco da quanto sta succedendo a livello globale. Già da qualche settimana è stata registrata una carenza di GPU nel mercato cinese e da qualche giorno le scorte di schede grafiche hanno cominciato a scarseggiare anche nel mercato occidentale.
Il timore di tutti è che possa ripresentarsi una situazione simile a quella che si è verificata in periodo pandemico, quando i bagarini si erano assicurati il controllo di gran parte delle scorte e lucravano sul prezzo di vendita. La scarsità di schede in quel periodo era legata anche al boom del mining dei Bitcoin, fenomeno che si era affievolito in questi mesi per via del crollo verticale del valore della criptovaluta.
Possibile dunque che la crescita di valore dei Bitcoin unita alla prospettiva di un 2024 estremamente positivo per i suoi possessori possa riportare a quella situazione? Secondo quanto riportato da ‘My Drivers’, l’attuale situazione sarebbe legata ad una riduzione della produzione di GPU da parte di Nvidia.
La riduzione è dovuta non alla carenza di materie prime, come in periodo pandemico, ma ad una scelta aziendale per favorire l’esaurimento delle scorte. Tale mossa potrebbe essere finalizzata al lancio della serie 40 Super e dunque a favorire le vendite della nuova linea di schede grafiche.
Se così fosse non si dovrebbe temere una crisi come quella vissuta tra il 2020 ed il 2022 e nel giro di qualche mese le scorte dovrebbero tornare ad essere reperibili normalmente sia online che negli store fisici. Il consiglio per chi deve fare una build, dunque, è quello di attendere qualche mese per evitare di dover pagare la GPU ad un prezzo più alto di quello di mercato.