iOS 17.4 si sta preparando all’incontro ufficiale con gli utenti ed è al momento in beta ma c’è già di che sgranare gli occhi: cambia tutto.
Per chi possiede un prodotto Apple la diffusione delle informazioni relative alle beta delle nuove versioni del sistema operativo sono sempre interessanti.
Adesso tutti gli occhi, e stavolta non soltanto quelli dei fan della Mela, sono puntati sulla nuova beta di iOS 17.4. Una beta che la società della Mela sembra aver progettato proprio per stupire tutti nel momento in cui i servizi passeranno al grande pubblico.
Ci sono due notizie che vale la pena esaminare perché sono entrambe segno della necessità anche da parte di Apple di cambiare, almeno in parte, la propria filosofia riguardo l’ingresso di attori diversi da se stessa sui device che produce. Ci sono ovviamente tutta una serie di limiti che la società ha già messo nero su bianco per non perdere del tutto il controllo ma il passo ormai è stato fatto.
iOS 17.4, Apple si apre al mondo
Le voci hanno iniziato a correre sui social appena è stato possibile guardare più da vicino la nuova beta di iOS. Apple sta portando il primo grande cambiamento al sistema operativo e soprattutto al modo in cui gestisce i rapporti con le terze parti da quando è stato lanciato l’App Store nel 2008. Tra i sottintesi punti di forza dell’ecosistema creato dalla Mela c’è quello di tenere lontani tutti i potenziali produttori di app pericolose, di scarsa qualità, inutili.
Ma dovendosi adattare al nuovo DMA europeo, Il Digital Markets Act, la società ha inserito nella nuova beta di iOS una serie di aperture corredate da note che nei fatti, anche se impongono una serie di limiti e di nuovi fee, metteranno gli utenti nelle condizioni di scaricare quello che vogliono da quasi tutti gli store che vogliono. Ovviamente rimane in essere tutto il sistema di controllo di Apple, che renderà disponibili marketplace esterni al proprio solo se i produttori di questi stessi marketplace saranno in grado di dimostrare economicamente di essere stabili e di poter sostenere le spese relative a utenti e sviluppatori.
In più, gli sviluppatori di marketplace dovranno pagare un Core Technology Fee di 50 centesimi di euro per ogni prima installazione annuale della loro app. La presenza di diversi marketplace porterà però, si spera, a una maggiore diversificazione e una maggior concorrenza all’interno dell’ecosistema della Mela. Sempre in tema di aperture al prossimo sembra arrivato finalmente il momento anche per gli utenti che hanno un iPhone di poter giocare con il cloud e quindi in streaming. Ciliegina sulla torta anche nuovi browser e nuovi sistemi NFC potranno essere utilizzati in ambiente iPhone. Alcuni tra i più eloquenti critici del sistema Apple, Spotify ed Epic, saranno sicuramente adesso un po’ più contenti.