Il Governo italiano continua la sua guerra contro il “pezzotto”. In queste ore sono stati annunciati dei nuovi controlli: cosa cambia ora.
Il “Pezzotto” continua ad essere un argomento di grande attualità. Negli ultimi anni questo tipo di pirateria ha danneggiato senza ombra di dubbio il mondo dell’intrattenimento e dello sport. La Polizia Postale quindi si è trovata a rafforzare i controlli nei confronti di chi fa diffondere questo metodo illegale di vedere i contenuti pay-per-view. Dallo scorso anno sono state anche inasprite le pene per i trasgressori, che adesso rischiano di essere puniti con multe fino ai 15mila euro. Se il reato viene ripetuto, addirittura c’è il rischio del carcere.
Su grande pressione della Lega Serie A, il Governo ha anche fatto partire il Piracy Shield. Come capirete dal nome, questo dovrebbe essere uno scudo per proteggere le industrie dalla pirateria. Eppure gli effetti latitano e non si vede una grande differenza. Il sistema è partito prima della trasmissione del derby d’Italia tra Juventus ed Inter. Ad oggi però sembra proprio che le “menti” dietro al pezzotto si siano già adoperati per trovare un metodo per raggirare il controllo. Adesso però l’esecutivo ha annunciato dei nuovi controlli contro la pirateria.
Pezzotto, la guerra continua: il Governo annuncia dei nuovi controlli
Il Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, e Federico Bagoli Rossi della FAPAV hanno recentemente partecipato a un’intervista su Sky TG24 per discutere della pirateria e della nuova piattaforma anti-IPTV e pezzotto, Piracy Shield. Questa soluzione ben presto potrà essere impiegata anche in altri contesti. Capitanio ha espresso soddisfazione per il funzionamento del sistema, respingendo tutte quelle notizie secondo il quale lo scudo avrebbe bloccato dei siti web legittimi. Il Commissario ha poi fatto alcune precisazione.
Infatti Capitanio ha sottolineato che, dall’implementazione della piattaforma, nessun titolare di DNS o indirizzo IP ha richiesto ad AGCOM di riattivare un sito bloccato. Inoltre ha chiarito che nessun sito web della Pubblica Amministrazione è stato oscurato, conformemente alla procedura rigorosa prevista dalla legge. Adesso quindi si punta ad utilizzare il Piracy Shield in altri contesti. Sembra proprio che ci sarà un’estensione delle funzionalità per includere le prime cinematografiche e le dirette live televisive. Ulteriori dettagli però verranno rivelati solo in futuro.
È importante sottolineare che, sebbene la pirateria degli eventi sportivi rappresenti un grave problema per l’industria, sono sempre più frequenti gli attacchi contro l’industria cinematografica e dell’intrattenimento in generale. Grazie a Piracy Shield quindi potrebbe arrivare una risorsa preziosa per contrastare questo tipo di violazioni e proteggere i diritti degli artisti e delle aziende nel settore dell’intrattenimento. A breve quindi lo scudo potrebbe essere attivo anche in altri contesti.