Le prime generazioni di smartphone, che ormai risalgono a quasi 20 anni fa, oggi possono valere una vera fortuna. Controlla di averlo!
Quando si parla di smartphone ci si riferisce a quella gamma di telefoni che hanno capacità di calcolo, memoria e connessione che si avvicinano di più ad un computer che ad un semplice telefono cellulare.
L’idea di combinare le funzionalità di un computer a quello di un telefono risalgano già al 1973, ma la realizzazione effettiva di questo prodotto risale solo al 1997 quando Ericsson definisce il suo GS88 uno Smart Phone appunto. Parliamo di uno smartphone con schermo in bianco e nero, tastiera qwerty e un’antennina; insomma qualcosa di completamente diverso da uno smartphone di oggi.
La tecnologia però va avanti e sempre più imprese si immettono in questo mercato; Nokia, Lg, Samsung, Blackberry tutti colossi della tech che sviluppano e modificano sempre di più i nuovi telefoni cellulari, rendendoli più funzionali ed esteticamente più belli. La vera rivoluzione però la fa l’Apple che nel 2007 lancia il primo iPhone, uno smartphone senza più tastiera fisica e composto completamente da uno schermo touch con il quale è possibile avviare tutte le funzionalità messe a disposizione.
Sono passati più di 20 anni dall’arrivo nelle nostre vite degli smartphone, ma proprio quelle prime generazioni valgono oggi, nel mondo del collezionismo, una vera fortuna.
Gli smartphone vintage che valgono di più
Il mondo del collezionismo è al quanto strano, oggetti che oggi tecnologicamente meno vantaggiosi e funzionali dei prodotti che si hanno a disposizione, arrivano a valere una fortuna. Pensiamo ai giradischi originali degli anni ’60-70 oppure ai primi telefoni domestici quelli a muro con la cornetta; per chi ha la fortuna di trovarli nei mercatini delle pulci sa che può arrivare a spendere anche centinaia di euro per comprarli.
Nel mercato dei collezionisti a valere molto sono anche i primi telefoni cellulari, quelli diventati iconici e che hanno fatto storia: come il Nokia 3310 o l’Ericsson T28 che arrivano a costare anche 300 euro. Allo stesso modo succede per gli smartphone vintage, quelli di prima generazione lanciati sul mercato proprio nei primi anni del Duemila.
Tra quelli che valgono di più e che si possono ancora trovare in giro c’è il Nokia E90. Sappiamo tutti come il marchio finlandese sia stato leader nel settore della telefonia per almeno un paio di decenni. Nel 2007 lancia uno smartphone che per tecnologia ed estetica anticipa molto gli smartphone moderni, tant’è che oggi è uno dei più ricercati: con schermo a colori e cover intercambiabile, questo smartphone arriva a valere anche 500 euro.
In assoluto però, lo smartphone che ha più valore è un iPhone di prima generazione.
iPhone 2g, se ce l’hai nel cassetto sei ricco
È la prima generazione di questo smartphone a valere di più in assoluto, roba che ci si potrebbe comprare anche un casa. Cercando un po’ in giro sul web si scopre presto che il prezzo base a cui è venduto questo Iphone oggi si aggira intorno ai 2mila euro.
Prezzo che aumenta ovviamente se il prodotto è tenuto in ottime condizioni, non è graffiato, se c’è carica batterie e la scatola di conservazione. Lo sanno bene alcuni cittadini americani che, nel corso di una serie di aste specializzate, sono arrivare a sborsare per questo modello cifre davvero esorbitanti. Il record? Lo scorso luglio un collezionista ha pagato 177mila euro per una prima generazione di iPhone 2G con 4 GB di memoria.
Un prezzo che si giustifica, diciamo, per la rarità del modello; 17 anni fa il 2G da 4GB non fu molto apprezzato e invece oggi vale davvero una fortuna.