Quando nel novembre del 2020 viene lanciata la Play Station 5 molti clienti hanno sollevato dubbi e perplessità su come gestire il passaggio di serie
Il 19 novembre del 2020 la Sony Interactive Entertainment, la divisione della Sony dedicata ai videogiochi e alle consolle connesse al divertimento per grandi e piccini, immette ufficialmente sul mercato la Play Station 5. Si tratta della quinta edizione delle popolare “macchina” per giochi e intrattenimento.
Una consolle che arriva dopo la “mitica” prima Play Station della serie, quella lanciata nel 1994 e diffusa in 104 milioni di esemplari. Un successo enorme per un oggetto rimasto sul mercato per ben 11, anni, la data di ritiro è dicembre del 2015. Ad essa ha fatto seguito la Play Station 2 lanciata il 4 marzo del 2000 di cui nel 2004 esce anche il modello Slim. Anche qui il successo è planetario con 160 milioni di pezzi venduti.
Un successo talmente potente che, nel 2006, la Sony lancia la PS3 ad oggi la meno riuscita e la meno amata dagli appassionati. La terza versione della PS, infatti, vende meno della metà della precedente, “solo” 87 milioni di pezzi che resta comunque un bottino importante.
Come usare giochi PS3 su PS5?
Il “fallimento” della PS 3 spinge i tecnici ed i creativi della Sony ad ideare qualcosa di nuovo di più efficace e soprattutto di più aderente alla diffusione del gioco online e del gioco condiviso. Si arriva quindi al 15 novembre 2013 quando la compagnia giapponese lancia la Play Station 4, ad oggi la più amata dalle giovani generazioni.
Con 116 milioni di copie e un numero incredibile di Sony-ID diffusi quella che ha fornito il miglior rapporto qualità, prezzo e quantità di consolle vendute. Ed arriviamo quindi alla PS 5, come accennato lanciata a novembre 2020, inevitabilmente zavorrata dalla crisi mondiale dovuta prima alla pandemia da coronavirus e poi ai conflitti ma comunque venduta in quasi 60 milioni di esemplari.
Quali dischi legge la Play Station 5?
Sessanta milioni di esemplari che potevano essere di più se fosse stata maggiore la compatibilità tra i giochi della PS 2 e della PS 3 rispetto alla PS5. Uno dei limiti maggiori dell’ultima consolle è infatti l’impossibilità di utilizzare i programmi delle precedenti versioni su quella di ultima generazione.
Un limite che, per molti versi, ha convinto molti utenti a restare sulle precenti versioni. Un limite che ha spinto la Sony a trovare forme di compatibilità e riuso dei giochi. La principale delle quale è la registrazione alla piattaforma Play Station Plus. Oltra alla recente brevettazione di un programma per PlayStation Now che nei prossimi mesi dovrebbe permettere il recupero, almeno nella versione online, dei giochi delle PS dalla 2 alla 4