Una console da gaming travestita da macchina per cucire? Un oggetto impossibile che però esiste e funziona anche bene!
Se ti dicessimo di prendere ago e filo e cucire qualcosa probabilmente non sapresti da dove cominciare ma se ti dicessimo invece di avviare una console e giocare attraverso quel gioco forse riusciresti anche a cucire un abito da sposa.
Tra gli oggetti forse più strani mai visti in circolazione questa macchina per cucire che in realtà è una console da gaming batte tutti per creatività. E non si tratta di uno scherzo ma di un oggetto che esiste davvero, che è stato venduto per un periodo di tempo e che potrebbe funzionare ancora adesso.
Ovviamente è un oggetto uscito un po’ di tempo fa e si trova solo in alcuni luoghi digitali selezionati ma se mai ti dovesse capitare di metterci le mani facci un pensierino perché avresti per le mani qualcosa di unico.
Una console da gaming che rattoppa e ricama
Con la esplosione dei visori per la realtà virtuale abbiamo un nuovo accessorio da aggiungere alla infinita collezione di oggetti digitali che sono stati concepiti e immessi sul mercato. Ma l’idea degli accessori non è qualcosa di nuovo. In passato anzi forse chi progettava ciò che doveva esserci intorno alle console era addirittura più spregiudicato e creativo di quanto non si possa essere ora. La dimostrazione viene da questa console da gaming che in realtà è una macchina per cucire.
Una macchina per cucire che funziona veramente ma funziona grazie ha un piccolo computer che serve per dare le istruzioni: il piccolo computer in questione è un Game Boy. All’inizio degli Anni 2000, infatti, in una mossa di marketing rivoluzionaria, Nintendo e Jaguar, una delle società più famose nell’ambito della produzione di macchine da cucire in Giappone, decisero di creare una sorta di gioco da fare con il Game Boy ma che aveva poi come risultato stoffa ricamata e cucita insieme. Il kit prevedeva non solo la macchina da cucire con l’alloggiamento pensato per il Game Boy ma anche la cartuccia da inserire per poter gestire punti e asole.
Il prodotto riuscì poi a sbarcare anche negli Stati Uniti grazie a Singer, che stava in quel periodo attraversando un momento di crisi profonda perché, come in realtà nel resto del mondo, all’inizio degli Anni 2000 nessuno sembrava più interessato a cucire a mano neanche un bottone, figurarsi acquistare una macchina che avrebbe probabilmente solo preso polvere. E se ti stai chiedendo quali altri accessori particolari siano stati concepiti proprio per il Game Boy, che ora sembra un oggetto provenire non tanto da un altro tempo ma da un altro pianeta, puoi iniziare la tua collezione cominciando a cercare la stampante e la Game Boy Camera. Si tratta di una fotocamera da utilizzare attraverso la storica console Nintendo dalla risoluzione ridicola ma che attira moltissimi appassionati.