Uno strumento integrato nel prossimo aggiornamento della app permetterà di scoprire se abbiamo seguito canali creati appositamente dall’agenzia di San Pietroburgo, presenti anche in Italia: ecco come funziona e quali saranno le conseguenze per gli utenti
Come funziona la segnalazione Facebook per gli utenti vittima della propaganda russa
Facebook permetterà a tutti di vedere se si è stati vittime della propaganda russa. Dando seguito a una richiesta fatta direttamente dal Congresso USA, il social network più utilizzato in Italia integrerà uno strumento particolare di segnalazione. Fondamentalmente, si tratterà di una sezione del centro supporto della piattaforma, in cui verrà mostrato l’elenco delle pagine e degli account di Facebook e Instagram creati dalla Internet Research Agency o troll di Olgino, la società russa con sede a San Pietroburgo che ha creato migliaia di pagine di propaganda, fake news e post incendiari allo scopo di influenzare la recente campagna elettorale statunitense. Questo strumento dovrebbe diventare accessibile a tutti gli iscritti entro la fine dell’anno. Quindi, attenzione a controllare i vari like retroattivi: chi ha messo il mi piace tra il gennaio 2015 e agosto 2017, la vedrà sicuramente comparire tra gli alert.
Propaganda russa anche in Italia, cosa rischiamo con un like su Facebook
E’ una delle azioni più dirette intraprese dal social network di proprietà di Mark Zuckerberg, allo scopo di mostrare come e in che forma si venga presi di mira da una forma di propaganda di fake news su vari argomenti come immigrazione, restrizioni sulle armi , la religione e la questione razziale, solo per creare controversie e caos. L’obiettivo, come spiegano i vertici Facebook in un comunicato, è quello di far comprendere i vari modi degli agenti stranieri per creare divisioni e sfiducia prima e dopo il 2016.
Neanche il Belpaese si salva, visto che BuzzFeed ha mostrato come il network di siti e pagine FB del gruppo Web365 diffondesse bufale e propaganda di estrema destra rivolte contro gli immigrati o la religione islamica e supportando Putin e i gruppi populisti più radicali. Agli utenti, comunque, non succederà nulla se non l’apparizione della relativa segnalazione, una ulteriore misura di sicurezza per siti ambigui e contro le notizie false.