Il cervello umano continua a funzionare anche dopo la morte: una scoperta assurda

E’ davvero incredibile quello che è stato scoperto sul cervello umano: sembra, infatti, che possa funzionare anche dopo la morte

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La verità sul nostro cervello (mrinformatico.it)

E’ forse la domanda più antica di sempre e che tutti noi non possiamo fare a meno di chiederci ogni volta: ma cosa succede quando moriamo e, soprattutto, cosa accade al nostro cervello?

In un certo senso, infatti, il nostro cervello potrebbe essere paragonato al motore intero del nostro corpo, e allora cosa succede quando noi moriamo? La risposta ha dell’incredibile.

Cosa succede quando moriamo

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Cosa succede al cervello (mrinformatico.it)

Cominciamo subito col dire che, secondo quanto emerso da una ricerca canadese, sembra proprio che il nostro cervello nei nostri ultimi momenti di vita sia in grado di mostrarci o suggerirci alcuni di quelli che sono i momenti salienti della nostra vita. Alcuni ricordi, in poche parole, che è come se balenassero davanti ai nostri occhi: un po’ come se noi fossimo al cinema, pronti a vedere il nostro ultimo, grande film di sempre. 

I primi studi, in particolare, sulla questione sono stati resi possibili attraverso un uomo: questo è stato infatti collegato a scansioni cerebrali a seguito di un attacco di cuore che gli è stato purtroppo fatale. Da qui è emerso un qualcosa di mai visto e di assolutamente nuovo: ovvero la presenza di onde cerebrali associate ai ricordi, ai sogni e per finire anche alla meditazione. Tutto questo, dunque, ha aperto la possibilità a dei nuovi scenari.

Cervello umano, continua a funzionare? Scopriamolo

Il primo scenario che, in assoluto, abbiamo avuto la possibilità di aprire e approfondire con questa scoperta è senza dubbio il destino del nostro cervello quando moriamo. Sembra, infatti, che questo sia in grado di continuare a vivere per almeno i trenta secondi successivi alla nostra morte: in poche parole, nonostante il cuore abbia ormai smesso di pompare sangue, il cervello è ancora in grado di continuare per buoni secondi. 

Ed è proprio qui che nasce la teoria dei ricordi prima di chiudere gli occhi: sono proprio in questi secondi di ultima attività che, secondo gli esperti, il nostro cervello potrebbe farci rivivere i nostri ricordi come se in un certo senso si stesse riavvolgendo su se stesso. Chiaramente, si tratta di questioni fin troppo complesse e a cui trovare una risposta che sia ufficiale è purtroppo impossibile, ma non c’è dubbio che gli studi in questo senso non si fermeranno.

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