Se lo smartphone non si accende, scopri come risolvere pacificamente il problema, è più semplice di quanto si possa pensare.
Nella vita di tutti i giorni non può mancare assolutamente il cellulare, ormai tutti hanno, anche le generazioni meno giovani. Lo smartphone non è un semplice telefono, non si limita infatti a telefonare e mandare messaggi, ma è uno strumento potente di comunicazione che può essere usato nelle sue varie concezioni possibili, ad esempio per quanto riguarda il lavoro con chiamate, e-mail e qualsiasi tipo di applicazione specifica.
Ma anche fortemente concepito nella sua sfera più ludica, quindi andando sui social o ancora fare videochiamate, foto, video… insomma, è ormai lo strumento che viene usato a 360 gradi. 20 anni fa non si poteva mai immaginare che si sarebbe arrivati a tal punto. Ormai tutti sono col telefono in mano, che sia un bene o male questa non è la sede opportuna per parlarne.
Lo smartphone non si accende, cosa bisogna fare?
Al di là delle varie argomentazioni a sostegno o meno di quanto detto sopra, c’è un aspetto meramente tecnico che merita di essere sottolineato in quanto a volte può accadere, spesso nel momento meno opportuno, che il cellulare non dia alcun segnale. Cosa fare quando il telefono una volta spento non si riaccende? Una cosa è certa: in questi casi prendersi di panico o di attacchi di ira non aiuterà ad uscire da questo inghippo.
Avete mai sentito parlare di bootloop? Come suggerisce il termine stesso, descrive un problema che si riscontra nei dispositivi elettronici quindi non solo smartphone ma anche computer e tablet.
Questo fenomeno si presenta quando l’apparecchio tenta di avviarsi ma non completa il processo di avvio e quindi si perde in una serie di tentativi falliti. Una sequenza ripetitiva: l’apparecchio si accende, segue le procedure di avvio ma si spegne e si riavvia automaticamente ponendo in essere un vero e proprio circolo vizioso. Le cause possono essere i problemi di software quindi degli aggiornamenti che non sono stati fatti bene o dei file di sistema corrotti oppure le applicazioni incompatibili.
Stesso problema può presentarsi nel caso di un guasto ai componenti critici come la RAM, la memoria interna, la scheda madre e questi possono produrre tutti gli effetti del bootloop. Quando si verifica questo cosa si può fare? Occorre distinguere se si ha un iPhone o un dispositivo Android.
Cosa fare se hai un iPhone o Android
Se ad esempio si hanno degli iPhone 8 o successivi, basta comunque forzare il riavvio dell’iPhone, in questo modo si accende il dispositivo senza che si perdano i dati. Altra cosa possibile è aggiornare il software con la modalità di recupero. Questo potrebbe risolvere i problemi di software che causano il bootloop, certamente non può trovare applicazione nel caso in cui il problema sia nell’hardware.
Per quanto riguarda Android è un po’ più complicato rispetto all’iPhone e dipende chiaramente dal sistema operativo ma anche dai produttori. Ecco alcuni passaggi generali che valgono per più tipologie di telefoni. Anche in questo caso si può procedere con il riavvio forzato, quindi basta tenere premuto il pulsante accensione per 10-20 secondi, ovvero fin quando il dispositivo non si riavvia.
L’altra opzione è quella di svuotare la cache di sistema quindi attivando il dispositivo in modalità Recovery e procedere selezionando la voce wipe cache Partition. La terza opzione è quella di ripristinare i dati di fabbrica, questo chiaramente cancellerà tutti i dati presenti nel dispositivo. Un po’ l’ultima spiaggia quando gli altri rimedi non portano a nessuna soluzione.