Fabrizio Di Amato, 53 anni di Roma, è Presidente di un Gruppo industriale multinazionale, leader in ambito internazionale nell’ingegneria impiantistica, in particolar modo nel settoredel trattamento delle risorse naturali. Di Amato ha sempre investito nel suo lavoro, tanto da affermare: “Ho sempre lavorato duro fin da quando ero un adolescente, con l’obiettivo di costruire una realtà imprenditoriale di eccellenza”.
Nel corso degli anni la sua società cresce e nel 2004 riesce ad acquisire Fiat Engineering, la divisione costruzioni e impianti del gruppo automobilistico FIAT, e nel 2005 Tecnimont, divisione di ingegneria del gruppo Edison (gia’ Montedison)
“Da quel momento partì un forte cambiamento, un’evoluzione”, rivela il Presidente dell’attuale Maire Tecnimont.
Nasce cosi il Gruppo Maire Tecnimont “dall’unione di due importanti realtà italiane nel mondo dell’engineering e del contracting: Fiat Engineering e Tecnimont, partendo dalle dimensioni odierne del gruppo e ricordandone la storia si riesce a capire il contributo di Fabrizio Di Amato, che ne è stato il fondatore“, afferma il professor Maurizio Masi.
Oltre a raggiungere diversi successi nel mondo del business, Fabrizio Di Amato continua la propria collaborazione con il mondo accademico, finanziando la cattedra in Open Innovation.
La motivazione alla base della sua decisione, risiede in un semplice fatto: l’ Open Innovation ha rivoluzionato il mondo del business contemporaneo aprendo a partner esterni. Si tratta di un metodo di sviluppo aziendale che con questa unione di risorse mira a promuovere idee innovative con il supporto della tecnologia. La differenza rispetto al passato è il coinvolgimento attivo del team di interni ed esterni nel processo di sviluppo che riesce a dar vita a progetti di successo.
Il nuovo corso, inaugurato lo scorso dicembre vede il coinvolgimento di Andrea Prencipe, Rettore della Luiss Guido Carli di Roma e di Henry Chesbrough, direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’università della California a Berkeley.
Se da una parte il coinvolgimento di Henry Chesbrough è dovuto perché è lui stesso l’ideatore del concetto Open Innovation, dall’altra troviamo Andrea Prencipe, perché il corso si terrà proprio all’università LUISS Guido Carli di Roma.
Tutto questo servirà a dare alle aziende una nuova visione, perché coloro che decideranno di perseguire questa formazione specifica avranno la possibilità di raggiungere obiettivi cruciali in ambito sociale, economico e di sostenibilità ambientale.
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