Netflix, perché “La casa di carta” si chiama proprio così? Ecco come è nato il nome

Netflix, perché “La casa di carta”, la serie tv targata Netflix, è stata  chiamata proprio in questo modo? Ecco come è nato il nome

La Casa di Carta nome
La Casa di Carta, perché l’hanno chiamata così – mrinformatico.it

La Casa di Carta è stata, senza ombra di dubbio, una delle serie tv più amate di Netflix. A pensarci, un successo del genere è stato davvero irripetibile. Fino a pochi anni fa, infatti, sui social tutti non facevano altro che parlare della banda con le tute rosse che si era infiltrata nella Zecca di Stato con lo scopo di stampare tantissimi soldi e diventare miliardari. Ovviamente fare una cosa del genere richiedeva un po’ di tempo, proprio per questa ragione si ritrovano all’interno della Zecca di Stato per un lungo periodo, cercando di tenere fuori la polizia arrivando ad utilizzare anche la violenza.

Alla fine i telespettatori sono riusciti a trovare empatia per i ladri, dal momento in cui, nel corso delle serie TV, viene raccontata la storia di ognuno di loro e il motivo per cui si sono ritrovati a prendere una decisione così tanto importante. Una impresa che certi versi impossibile, dal momento in cui la Zecca di Stato è uno dei luoghi più protetti di sempre e, lanciarsi in una impresa del genere, significa anche andare incontro alla possibilità di essere uccisi.

La Casa di Carta: il motivo per cui hanno chiamato così questa serie

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La Casa di Carta, perché l’hanno chiamata così – mrinformatico.it

La storia della serie tv è più o meno ispirata a qualcosa di realmente accaduto. A San Isidro, una delle cittadine che si trova in provincia di Buenos Aires, nel quartiere di Acassuso, cinque criminali entrarono nella banca Rio nel lontano 2006 e trattennero ben ventitré persona per cinque lunghe ore. Il motivo per cui questo colpo passò Alla storia, è che i rapinatori non possedevano assolutamente delle armi, soltanto alcune pistole giocattolo. Non avevano alcuna intenzione di ferire delle persone, avevano soltanto intenzione di passare attraverso un tunnel che era stato scavato in precedenza. L’obiettivo era rubare 19 milioni di dollari e 80 chilogrammi di gioielli, con l’aiuto di un sesto uomo che guidava tutte le operazioni dall’esterno. Fernando Araujo era il suo nome, ma i membri della banda lo conoscevano come “Il Maestro”. Sarebbero riusciti a raggiungere il loro scopo, se solo la moglie di uno di loro non avesse fatto una denuncia, gelosa del fatto che il marito fosse scappato con l’amante.

Prima di andare via i rapinatori lasciarono messaggio per la polizia, ma in seguito vennero catturati e condannati a 5 anni di carcere. Della loro refurtiva venne recuperato soltanto un milione di dollari. In Argentina questa rapina riscosse un grande successo e se ne è parlato per tanti anni, ad oggi viene ricordato come uno dei colpi meglio riusciti della storia e ha ispirato anche la serie tv. Non è difficile a questo punto comprendere a cosa sia dovuto il nome di questa serie.

La Casa di Carta infatti non sarebbe altro che la famosa Zecca di Stato spagnola, dove appunto viene prodotto il denaro, dunque “la carta”. In modo metaforico potrebbe esserci anche una specie di rimando ai “castelli di carta“, ovvero come le perfette pianificazioni che poi crollano alla prima difficoltà, e dà soprattutto l’idea dell’operazione delicata a cui la banda andò incontro.

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