L’opinione pubblica è stata profondamente scossa dal caso di Chiara Ferragni e ora anche la politica ha deciso di intervenire.
Nelle ultime settimane il dibattito pubblico italiano è stato quasi interamente occupato dalla vicenda che vede protagonisti Chiara Ferragni e l’azienda Balocco, accusati prima di aver portato avanti tecniche di pubblicità ingannevole e, secondo gli ultimi aggiornamenti, anche di truffa. Tutto nasce da un controverso caso di beneficenza, in cui l’influencer e l’azienda hanno venduto dolci di Natale (pandori, nello specifico) a un prezzo maggiorato e con la promessa di devolverne i guadagni in beneficienza.
Le autorità hanno invece scoperto che la donazione era avvenuta precedentemente e che la Ferragni non aveva mai devoluto un euro dagli effettivi ricavi dei pandori. Per quanto i contorni della vicenda fossero ancora da definire, l’influencer è stata subissata di critiche da parte del pubblico, dei giornalisti e anche di qualche politico. La sua vicenda, a prescindere dagli esiti, ha però contribuito a fare luce sulla controversa pratica delle campagne di beneficenza e di raccolta fondi, tanto che lo stesso governo è intervenuto con regole più stringenti per le attività degli influencer.
Il Governo mette fine al dominio senza regole degli influencer
Il cuore della nuova legislazione è la trasparenza. L’Agcom, l’Autorità per le Comunicazioni in Italia, ha introdotto un insieme di linee guida che richiedono agli influencer di essere più trasparenti riguardo le loro collaborazioni pubblicitarie. Queste regole si allineano con la crescente esigenza di tutelare i consumatori dall’inganno della pubblicità occulta, in un’epoca in cui il confine tra contenuto personale e promozionale è sempre più sfumato.
In particolare, le nuove norme stabiliscono che tutti gli influencer con oltre un milione di follower che non dichiarano esplicitamente le loro sponsorizzazioni sono soggetti a sanzioni che partono da 258.000 euro.
Sebbene le nuove disposizioni riguardino principalmente influencer con un grande seguito, anche gli influencer più piccoli e i loro collaboratori devono essere consapevoli di queste novità, poiché rappresentano un cambiamento significativo nel panorama dei social media e della pubblicità online.
Un aspetto fondamentale delle nuove linee guida è che gli influencer saranno considerati, ai fini della legge, come creatori di contenuti audiovisivi. Questo significa che si assumono una responsabilità editoriale simile a quella dei tradizionali mezzi di comunicazione. Devono pertanto assicurarsi che qualsiasi contenuto sponsorizzato sia chiaramente identificato come tale.
Queste nuove regole, che hanno già dato il via a un acceso dibattito tra gli addetti del settore, potrebbero segnare l’inizio di un’era di maggiore responsabilità e trasparenza nel mondo degli influencer e dei social media. Alcuni hanno già fatto sentire la loro voce e hanno criticato le nuove norme in quanto eccessivamente restrittive, mentre altri le considerano un passo necessario verso la protezione dei consumatori e la promozione di pratiche etiche nel marketing online.