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    Categories: Curiosità

Qual è l’ultima cosa che hai cercato su Google? Avresti dovuto notare il ‘dettaglio’ inquietante

Le ricerche su Google stanno rivelando un cambiamento più profondo nel modo in cui riceviamo e valutiamo le informazioni online.

Il mondo della tecnologia, soprattutto quello del web, sta affrontando cambiamenti significativi negli ultimi mesi, ma questo non significa che siano necessariamente positivi. Gli utenti normali potrebbero non aver colto nessuna differenza rispetto al passato, ma chi lavora con Google e effettua quotidianamente ricerche sul popolare motore di ricerca sta notando dei cambiamenti per nulla apprezzabili, soprattutto se si considera che sono un assaggio di quello che sarà il futuro del web.

I risultati delle ricerche su Google sembrano essere notevolmente peggiorati – mrinformatico.it

Secondo molti commentatori, infatti, Google sta restituendo risultati di ricerca di qualità sempre peggiore. Se prima il browser era conosciuto per la sua efficienza nel fornire all’utente i migliori siti web in risposta alle sue domande (conosciute nel settore come “query”), oggi sembra che i primi risultati siano di qualità di gran lunga peggiore rispetto al passato. E parte della colpa, secondo gli esperti, è da attribuire (senza troppe sorprese) all’Intelligenza Artificiale.

Una situazione preoccupante e, secondo alcuni, destinata a peggiorare

Il peggioramento della qualità dei risultati di ricerca non è solo un’impressione degli utenti, ma è un dato recentemente confermato anche dagli studi di ricercatori tedeschi dell’Università di Lipsia e del Centro per l’Analisi dei Dati Scalabili e l’Intelligenza Artificiale. Come gli esperti sanno bene, i risultati di ricerca vengono restituiti in base alle logiche SEO (Search Engine Optimization), cioè un insieme di regole che rende un contenuto più incline ad essere visualizzato per primo.

L’IA ha reso più facile creare testi di questo tipo, ma al tempo stesso la maggior parte delle volte restituisce contenuti affollati di parole chiave e frasi ottimizzate per SEO, ma che mancano di sostanza e valore reale per il lettore. Il risultato di questa tendenza è ben presto evidente: più sarà presente sul web contenuto generato dall’intelligenza artificiale, peggiore sarà la qualità complessiva delle informazioni trovate online.

I contenuti generati da IA stanno rendendo la qualità delle ricerche su Google sempre peggiore – mrinformatico.it

Molti utenti, in cerca di informazioni dettagliate su un argomento specifico o di una recensione onesta su un prodotto che considerava acquistare, si trova invece a inciampare in articoli superficiali, ripetitivi e progettati più per ingannare l’algoritmo di Google che per fornire informazioni utili.

Questo scenario non è solo frustrante per gli utenti, ma solleva anche questioni importanti sulla credibilità e l’affidabilità dell’informazione online. Con la proliferazione di contenuti generati dall’IA, diventerà sempre più difficile distinguere tra fonti autentiche e quelle mirate esclusivamente a ottenere un buon posizionamento su Google.

Google, ovviamente, non è rimasto a guardare. La società sta lavorando per combattere lo spam e i contenuti di bassa qualità, migliorando continuamente i suoi algoritmi. Tuttavia, se si considera l’enorme potenziale di strumenti come ChatGPT, la sfida è chiaramente immensa.

Paolo Pontremolesi:
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