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    Categories: Curiosità

Quanto spendono gli italiani per lo streaming: il dato vi farà sorridere

Amazon Prime Video streaming (Mrinformatico.it)

I servizi di streaming a pagamento hanno rivoluzionato il nostro modo di fruire dei prodotti audiovisivi: quanto spendiamo in media per guardarli?

Gli italiani spendono meno della media europea per lo streaming (Mrinformatico.it)

In un’ottica capitalistica creare un bisogno è ancora più determinante che soddisfare il bisogno stesso. Partendo da questo presupposto è facile fare esempi di prodotti o abitudini non primari che abbiamo acquisito e che ora sarebbe difficilissimo abbandonare, uno tra tutti lo smartphone. Il telefono infatti ci permette di connetterci al web e la rete internet, a sua volta, di svolgere un ampio numero di attività.

Pensiamo ad esempio allo streaming di prodotti audiovisivi. Nel 2016, prima che Netflix facesse il suo esordio a livello mondiale, per guardare film, serie tv o documentari dovevamo accendere la tv e sottostare ai tempi di programmazione delle reti. Oppure dovevamo recarci al cinema, spendere soldi per il noleggio di qualche VHS o DVD o ricorrere alla cosiddetta “pirateria informatica”.

Quanto spendiamo per guardare i prodotti audiovisivi?

Tra gli intervistati europei gli italiani sono risultati i più restii a spendere soldi per lo streaming (Mrinformatico.it)

Con la piattaforma di streaming, invece, abbiamo cominciato a spendere soldi in abbonamenti mensili che ci permettono di fruire di un catalogo ricchissimo di prodotti in alta definizione. E come Netflix, anche numerose altre aziende hanno cominciato a investire nello streaming, tanto che oggi possiamo parlare di competitor del calibro di Prime Video, Disney Plus o, per l’Italia, Now TV.

Quest’ultima, in particolare, è la piattaforma che contiene tutti i prodotti della programmazione Sky, TV a pagamento che oggi conta oltre 4 milioni di abbonati. Ma quindi quanti soldi spendiamo per poter guardare la televisione, sia essa usata per lo sport, i film o quant’altro? Stando ai dati raccolti da Bango, azienda britannica specializzata nell’aggregazione di servizi in streaming in un unico abbonamento, gli italiani sono i più parsimoniosi.

L’Italia la più parsimoniosa: lo streaming costa troppo

Bango ha infatti intervistato oltre 5mila utenti provenienti da vari Paesi europei e gli italiani sono finiti in fondo alla classifica. Il 60% ha dichiarato di non potersi permettere tutti gli abbonamenti che vorrebbe, inoltre gli italiani sono i più propensi a cancellare un abbonamento in caso di aumento di prezzo o ad accettare la pubblicità pur di spendere meno.

Tutto ciò non stupisce considerando che i prezzi per i vari abbonamenti sono in continua crescita e che le aziende, al fine di massimizzare i guadagni, tendono a vietare la condivisione della password (e dunque del profilo). Netflix è stato il precursore di questa tendenza, a cui Disney Plus ha deciso di dar seguito da qualche settimana.

Insomma, parlando di numeri, la situazione streaming in Europa è questa: nel Regno Unito si spendono in media 814 euro l’anno. Considerando il cambio con la sterlina questa cifra corrisponde più o meno al resto della media continentale. A seguire la Francia, con 780 euro, la Spagna con 720, la Germania con 684 e solo alla fine l’Italia, con una media di 600 euro l’anno. Che poi siamo sicuri che si tratti di una cifra così bassa, per guardare la televisione?

Martina Di Paolantonio:
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