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Rai chiamata alla prova del nove nel 2024: arriva il nuovo Digitale Terrestre, sarà all’altezza?

Nel 2024 il nuovo Digitale Terrestre arriva anche in casa Rai. Ma sarà all’altezza? Ecco cosa prevede la roadmap aggiornata.

Un percorso iniziato ormai qualche anno fa e che non è ancora giunto al termine. Il Digitale Terrestre come abbiamo imparato a conoscerlo in passato è destinato a scomparire, con lo standard DVB-T2 che sta diventando realtà. Questa modifica porterà ad un numero ancor maggiore di canali visibili gratuitamente e tutti in alta definizione. Di contro però, è necessario munirsi di un TV o un decoder di ultima generazione.

Nuovo Digitale Terrestre per la Rai nel 2024, ecco cosa succederà – mrinformatico.it

Se diverse emittenti hanno già completato il passaggio, con modifiche a livello nazionale e regionale che stanno venendo attuate periodicamente, per la Rai non è ancora giunto il momento di completare l’operazione. Almeno fino ad oggi, considerando che – secondo la roadmap – è il 2024 l’anno indicato per l’operazione. Ma la TV nazionale sarà all’altezza? Ecco tutto quello che succederà e come farsi trovare preparati.

Nuovo Digitale Terrestre, ora tocca alla Rai: cosa succederà nel 2024

Anche per la Rai è arrivato il momento di vedersela con il passaggio al nuovo Digitale Terrestre. Il 2024 ha ufficialmente preso il via da qualche giorno, e per la TV nazionale lo switch off allo standard DVB-T2 diventerà presto realtà. Ma in che modo? Quali sono le tappe previste dalla roadmap fissata ormai qualche anno fa dal Governo?

Come prepararsi allo switch off della Rai al nuovo Digitale Terrestre – mrinformatico.it

Si parte il 10 gennaio, con un Mux che passerà al DVB-T2. Dovrebbe essere il Mux B che, tra gli altri, gestisce anche alcuni canali generalisti. Tra cui segnaliamo Rai 1 HD, Rai 2 HD, Rai 3 HD, Rai 4, Rai 5, Rai Scuola, Rai Premium HD, Rai Gulp HD, Rai Yoyo HD e Rai Storia HD. Per continuare a vedere queste emittenti, sarà dunque obbligatorio avere un TV o un decoder compatibile.

Ma come spiegato dall’azienda stessa, sarà ancora possibile sintonizzare Rai 1, Rai 2 e Rai 3 con dispositivi che hanno il DVB-T come standard. Il problema emerge poi per le TV locali, con un comunicato dell’associazione Aeranti-Corallo che vuole spingere verso lo switch off in tempi celeri. Questo perché la tecnologia DVB-T ha spazi radioelettrici limitati. Che non danno modo dunque di trasmettere programmi a qualità tecnica sufficiente e in linea con i tempi che corrono. Sempre stando a quanto dichiarato dall’associazione, i prossimi Europei di quest’estate e le Olimpiadi potrebbe rappresentare l’occasione giusta per accelerare e completare la transizione.

Pasquale Conte:
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