Spesso possono sorgere problemi per quanto riguarda l’inserimento delle causali all’interno di bonifici? Cosa è meglio scrivere?
Capita spesso che i genitori per “premiare” i propri figli, per un grande obiettivo raggiunto, come una laurea oppure un regalo per un matrimonio possano donare una bella quantità di soldi.
Fa sempre piacere ricevere del denaro, ma come si sa, il Fisco ha sempre uno sguardo per tutti i movimenti economici che facciamo, quindi attenzione a quando si effettuano dei bonifici economici.
Sono infatti tanti i tracciati in cui possono nascere dei problemi ed il sistema di interscambio non accetti una determinata somma di denaro.
Quindi cosa è meglio scrivere in una causale?
Causale bonifico
Il Fisco ha il potere di poter controllare tutti i movimenti di qualsiasi cittadino, anche se si tratta di cifre basse e poco esose.
Sono tanti i soggetti che al giorno effettuano ogni tipo di bonifico e bisogna fare molta attenzione a ciò che si scrive all’interno della causale del trasferimento del denaro.
Sono tanti i casi in cui genitori o cari parenti regalano del denaro a ragazzi come premio o come segno di affetto per cominciare una nuova vita. Ma cosa è importante scrivere all’interno di quella striscia di motivazioni?
Il Fisco infatti non ammette errori, anche un piccolo sbaglio potrà essere fatale.
Varie causali da scrivere
Ci sono alcune causali che potrebbero essere sicure in modo da non subire fastidiosi controlli da parte del Fisco e dei vari istituti di credito.
Ad esempio, se un genitore intende regalare una somma di denaro affinché il figlio possa acquistare una nuova auto sarebbe opportuno scrivere: “Contributo per l’acquisto di una macchina” con i dati e la somma.
Oppure, se il ragazzo studia fuori dalla propria città d’origine e vive in un’altra località e serve denaro per pagare l’istituto universitario andrebbe bene: “Contributo per le spese dello studente fuori sede”.
Se il figlio/a raggiungono l‘obiettivo di ottenere lil titolo di studio, è meglio scrivere: “Regalo per Laurea”.
Ma c’è una somma minima da inviare? I genitori hanno pieno potere di donare soldi al figlio, in contanti fino a 5 mila euro e con bonifico bancario o assegno in caso di somme superiori.
È importante fare molta attenzione, perché il Fisco qualora ci fossero dei dati sbagliati o la causale non fosse proprio corretta tende a far scattare dei precisi accertamenti fiscali per poter far dimostrare la legittimità dell’operazione effettuata.
Qualora non vi fidaste dell’accredito sarebbe anche valido effettuare un bonifico ad un notaio con la presenza di due testimoni.