Lavori molto al computer? Arriva il rimborso del costo degli occhiali per tutti. Ecco cosa devi fare per averlo subito.
Nell’era della tecnologia, sempre più persone usano il computer come principale strumento di lavoro. La Pubblica Amministrazione stessa sta puntando alla digitalizzazione (da cui derivano vari bonus). Il vantaggio è ovvio: il computer è uno strumento moderno ed efficiente, che corrisponde a una produttività maggiore. Ci sono, però, dei rischi: la luce dei monitor può causare problemi agli occhi, come stanchezza e bruciore, fino a causare mal di testa e altri problemi più seri.
Capita spesso che la vista dei lavoratori da computer peggiori col passare del tempo. Questo causa l’acquisto di occhiali graduati, spesso con una spesa non da poco. Essendo causato dal lavoro, la domanda che sorge è se diventa possibile chiedere il rimborso degli occhiali al datore di lavoro. La risposta è meno semplice di quanto ci si possa aspettare.
Secondo la Legge, infatti, tutti i lavori che usano videoterminali per almeno venti ore settimanali vanno sottoposti a una visita sanitaria da un medico competente. Questo dovrà tenere sotto d’occhio vista ed eventuali rischi per gli occhi. È stato anche stabilito, però, che l’uso di terminale non ha come conseguenza rischi per la salute visiva. La possibilità di rimborso esiste, ma dipende da un dettaglio chiave.
Rimborso del costo degli occhiali se lavori al computer: quando puoi averlo
Secondo l’articolo 176, comma 6, se le visite mediche determinano che il lavoratore ne abbia bisogno, il datore di lavoro deve pagare le spese per dispositivi speciali di correzione visiva. Questi correggono e prevengono problemi che potrebbero essere causati dall’uso continuo del computer. Da notare che gli occhiali da vista non fanno parte di questa categoria. Quindi normali lenti che correggono problemi come astigmatismo o miopia non hanno diritto di rimborso, mentre i dispositivi speciali sì.
I dispositivi autorizzati al rimborso sono le lenti progressive, quelle fotocromatiche, gli occhiali con lenti antiriflesso o filtro blu e quelli che correggono la visione ravvicinata o intermedia al computer. Questi vengono prescritti dopo una visita di controllo da un medico competente. Questo processo si chiama sorveglianza sanitaria, e va effettuato per i lavoratori che corrono rischi alla vista. Si effettua preventivamente, per assicurarsi che il lavoratore sia idoneo al lavoro al computer, durante la visita periodica biennale per i lavoratori over 50 e in casi straordinari quando il lavoratore ha problemi alla vista confermati dal medico oculista.