L’annuncio di Samsung è una buona notizia non solo per i possessori di device del brand ma per tutti. Cambia il rapporto con gli utenti.
La società colosso dei device tecnologici ha in un certo senso sorpreso tutti, ma forse ad essere più sorpresi non sono tanto gli utenti quanto i competitor.
Perché la decisione presa da Samsung crea nei fatti un precedente nelle aspettative di chi fa acquisti al reparto elettrodomestici e tecnologia. E per una volta la novità non riguarda la volontà di infilare a tutti i costi l’intelligenza artificiale anche lì dove non ce ne sarebbe bisogno.
Si spera che il modo in cui Samsung sta cambiando il rapporto con i propri clienti stimoli anche gli altri produttori a fare, se non proprio la stessa cosa, almeno qualcosa di simile. Di certo ci troveremo a non dover più spendere moltissimi soldi quando non è necessario.
Samsung a sorpresa continua con la nuova filosofia
Quello della tecnologia è un mondo per cui in teoria ogni due anni circa dovresti spendere per acquistare almeno un nuovo device. E la domanda diventa che cosa ce ne facciamo di quelli vecchi? Che magari non sono da buttare ma solo non più performanti come appena comprati. Un esempio classico sono i cellulari. Ma oltre alle prestazioni che vanno diminuendo, complice anche quella obsolescenza programmata propria del consumismo occidentale, ci sono quelle situazioni in cui a causa di un incidente qualche pezzo si rompe. E anche in quel caso tanti anziché scegliere la riparazione, decidono per il device nuovo.
Anche perché gli utenti sono sparsi su tutto il pianeta mentre i centri accreditati no. Ed è per questo che è di certo un’ottima notizia la decisione di Samsung di continuare a lavorare per mettere i propri clienti nelle condizioni di poter eseguire almeno una parte delle riparazioni ai device che possiedono da soli. La lista è iniziata con alcuni smartphone e con alcune incarnazioni dei pieghevoli ma adesso la società coreana ha deciso di allargare e inserire anche alcune varianti della TV della serie The Frame. E la cosa forse è più interessante è che la società assicura che, al netto degli eventuali pezzi di ricambio, per poter aggiustare la propria TV occorreranno strumenti che si trovano in tutte le case.
È finita quindi ufficialmente l’era delle viti con disegno impossibile da trovare tra i cacciaviti dei set per il fai da te. Di certo occorre avere un minimo di manualità e di sicurezza se decidi di smontare la TV per cambiare qualche pezzo ma in questo caso è il principio che ci interessa. Le piattaforme internazionali che da tempo chiedono il diritto alla riparazione, che non solo aiuta il portafoglio ma l’ambiente, stanno finalmente vedendo ascoltate le proprie richieste anche grazie al lavoro dei legislatori e dei tribunali in tutto il mondo che hanno più volte dato ragione proprio a chi chiedeva di aprire il circolo vizioso costruito da queste società.