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Smartphone, arriva una nuova tecnologia: cosa cambia per i fruitori: inaspettato tutto ciò

I più tradizionali sensori di impronte potrebbero essere presto sostituiti da un contendente che promette di diffondersi su larga scala.

I sensori biometrici tradizionali sugli smartphone saranno presto sostituiti (Mr.Informatico.it)

I sensori di impronte a cui ci siamo comunemente abituati a trovare sugli smartphone potrebbe essere presto sostituiti dai sensori di impronte ultrasonici, fino ad ora ad appannaggio della fascia premium del mercato dei dispositivi smartphone.

Si tratta ovviamente del tipo di lettori più costosi ma anche quelli più precisi e di qualità superiore rispetto a quelli che si trovano sul mercato. Attualmente l’unica azienda in grado di produrre i lettori di pronti ultrasonici è Qualcomm, un monopolio che però sembra essere arrivato alla fine; Mishaal Rahman ha diffuso su X la notizia che Goodix sia riuscita a produrre il suo primo sensore ultrasonico, che ha poi debuttato sul Vivo X100 Ultra.

Sensori di impronte ultrasonici, il mercato dell’offerta si allarga

Sensori di impronte ultrasonici (Mr.Informatico.it)

Si allarga, quindi, il mercato dell’offerta per la produzione di sensori di impronte ultrasonici. Goodix, nello specifico, è un’azienda cinese che è attiva da 20 anni e in passato si è occupata della produzione di sensori biometrici ormai da considerare tradizionali.

Ora sono riusciti a raggiungere la tecnologia ultrasonica e si sono posti l’obiettivo di commercializzarla su larga scala. In questo modo si interviene sulla catena di produzione riducendone il valore e allargando le fasce di mercato che avranno possibilità di accesso a questi sensori.

I sensori Goodix utilizzati sotto gli schermi sono molto apprezzati; buona qualità e prezzi accessibili sono diventati il marchio di fabbrica dell’azienda asiatica che adesso si ripropone di replicare il lavoro già fatto fino ad ora con la possibilità di offrire ai propri clienti un’offerta più variegata che lascia al cliente la decisione finale in base alle proprie esigenze.

L’ingresso di Goodix su questa parte di mercato avrà due effetti importanti: primo, anche gli smartphone sotto la fascia premium avranno a disposizione questa tecnologia che così si fa più democratica e aperta a tutti. Dal secondo punto di vista, si va invece a creare una maggiore competizione proprio sulla fascia premium degli smartphone andando a contrastare il monopolio di Qualcomm spingendo, allo stesso modo, le due aziende a sviluppare ulteriori forme avanzate di tecnologia.

Anna Peluso:
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