Confermata la proibizione degli smartphone a scuola: le ragioni alla base di una decisione che ha colpito tutti.
Smartphone nel mirino dei governi di mezza Europa? Qualcosa del genere: da noi governi di diverso orientamento politico hanno vietato l’uso dei cellulare in classe (a meno di esigenze didattiche e col consenso del docente). In Francia invece, nel piccolo villaggio di Seine-Port, è da poco entrato in vigore un regolamento che vieta l’uso in pubblico degli smartphone.
D’altronde questi piccoli oggetti ormai diventati compagni inseparabili delle nostre vite hanno, accanto a indubbi vantaggi, anche la spiacevole tendenza a monopolizzare le nostre attenzioni. Tra questi sgraditi “effetti collaterali” dell’uso degli smartphone, c’è ad esempio l’inquietante fenomeno degli smombies, gli zombie col telefonino che vediamo aggirarsi per strada con lo sguardo perennemente incollato allo schermo del telefono.
Ma è insorta anche una vera e propria dipendenza dagli smartphone: la nomofobia, ossia il terrore di diventare no-mobile phone. Insomma, lo smartphone può diventare una specie di droga e renderci dipendenti. Nella migliore delle ipotesi ci distrae parecchio quando invece dovremmo essere in tutt’altre faccende affaccendati. Come a scuola, luogo formativo che per definizione richiede tutta la nostra attenzione.
Smartphone vietati a scuola, il perché di una decisione drastica
Anche il Regno Unito perciò ha deciso di introdurre una stretta sull’uso degli smartphone a scuola. È di questi giorni la notizia che il Governo britannico ha pubblicato le linee guida per i presidi in modo da disciplinare il divieto di usare i telefoni all’interno dei complessi scolastici.
La stretta decisa dall’esecutivo di Sua Maestà mira a impedire l’utilizzo dei cellulari anche durante gli intervalli e i pasti. L’obiettivo è quello di «minimizzare il disturbo e migliorare il comportamento nelle classi». A questo scopo la circolare autorizza i docenti a perquisire gli alunni al fine per scovare la possibile presenza di smartphone. Per i trasgressori è prevista anche la confisca dello smartphone e la detenzione solitaria.
Per la messa in pratica del bando le scuole britanniche potranno scegliere tra quattro diverse opzioni:
- Divieto assoluto di portare a scuola i cellulari;
- Consegna dello smartphone all’ingresso allo staff scolastico;
- Chiusura dei dispositivi negli armadietti;
- Possibilità di portarli in aula a condizione di non usarli, né vederli e meno che meno sentirli (in quest’ultimo caso gli smartphone dovranno rimanere spenti negli zaini).
La ministra Gillian Keegan ha giustificato la decisione del governo in questo modo: «Le scuole – ha detto – sono luoghi per apprendere e i telefonini sono, come minimo, una distrazione non richiesta». Il Ministero garantirà poi protezione legale agli insegnanti in caso di ricorsi provenienti da studenti o genitori.