Stellantis compie un passo davvero deciso verso il 2030 annunciando l’evoluzione della tecnologia LiDAR. Una tecnologia che ha importanti risvolti in termini di sviluppo e di utilizzo. Tutti i dettagli
Quando il 16 gennaio del 2021, in piena pandemia da coronavirus covid-19, John Elkann annunciò la fusione tra i gruppi automobilistici FCA, Fiat Chrysler Automobiles e PSA, ovvero Peugeot fu chiaro, da subito, che stava per nascere uno dei principali gruppi industriali del Pianeta.
Di certo il principale gruppo automobilistico e di Automotive europeo e tra i primi tre al mondo. Oggi a 3 anni di distanza da quella scelta storica il gruppo olandese ma con forte connotazione italiana è al 29° posto al mondo come fatturato e numero di addetti. Un vero e proprio successo giustificato da tutta una serie di scelte.
La prima, ovviamente, è dettata dalle scelte nel campo della produzione automobilistica e dell’Automotive. Tutti i progetti avviati e tutti i prodotti lanciati nel triennio hanno avuto un importante riscontro commerciale. La seconda, invece, è una scelta di politica industriale altamente lungimirante.
Dal 2021 ad oggi, infatti, Stellantis ha avviato ben dodici start up collegate al marchio, alcune delle quali, soprattutto quelle legate alla ricerca sull’innovazione tecnologica hanno dato buoni, buonissimi frutti.
Stellantis lancia la tecnologia LiDAR
Il caso di scuola è rappresentato dal SteerLight azienda a cui la casa madre Stellantis ha assegnato un compito altamente sfidante. Quello di avventurarsi nel complesso mondo della guida assistita e di ideare e sviluppare prodotti e tecnologie in grado di renderla più efficiente e più sicura.
E nell’arco di due anni dal varo della Start up il compito può dirsi perfettamente centrato. E’ di queste ore, infatti, la notizia, pubblicata sul sito ufficiale di Stellantis e diffusa attraverso tutti gli account social del gruppo, che la SteerLight ha sviluppato una nuova versione della tecnologia di rilevamente LiDAR, acronimo di Light Detection and Ranging. Che tradotto indica più o meno rilevamento e portata della luce.
Rilevamento e portata della luce che avviene intergrando attraverso la tecnologia fotonica del silicio, “un materiale semiconduttore universale” in grado di generare “una connettività ottica ad alta velocità”. Questo significa, in parole povere, che si può aumentare il sistema di guida ADAS, ovvero la guida autonoma, aumentando la percezione dell’ambiente circostante potenziando al tempo stesso le tecnologia tridimensionali presenti nella tecnologia LiDAR attuale.
Ma non solo. Questo fattore permette di creare componentistica meno ingombrante facendo fare alla guida autonoma un salto quantico nel futuro. Le implicazioni e le applicazioni sono evidenti e vaste. Il futuro è già cominciato