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    Categories: Curiosità

Su Netflix c’è una miniserie che non ti farà dormire la notte: è un viaggio di sola andata all’inferno

Se siete amanti del brivido e dei misteri su Netflix c’è una miniserie che fa decisamente al caso vostro: non ci dormirete la notte.

Spesso quando ci si mette di fronte al catalogo di Netflix si ha la sensazione che non ci sia nulla da vedere. Questo in parte perché non tutto quello che c’è a disposizione è di nostro gradimento, in parte perché il mettersi di fronte ad un muro di locandine e testi può confondere e gettare nello sconforto e soprattutto nell’indecisione.

Questa miniserie Netflix vi terrà con il fiato sospeso sino alla fine – mrinformatico.it

Per questo uno degli strumenti fondamentali per trovare contenuti validi e adatti ai nostri gusti rimangono i feedback degli amici o, come in questo caso, i consigli di chi quel contenuto lo ha visto e apprezzato. La serie di cui vi parliamo oggi appartiene al filone crime e per la precisione al genere thriller.

Già dal titolo si capisce che ci si trova di fronte ad una storia dai contorni inquietanti – Una famiglia quasi normale – in cui le apparenze ingannano ed in cui ci si trova a dover analizzare in maniera approfondita i meandri dell’animo umano alla ricerca di una sordida verità che forse sarebbe meglio relegare all’oscurità.

Tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore svedese Mattias Edvardsson, la serie narra la storia di una famiglia che viene sconvolta dalle accuse di omicidio a carico di una ragazza adolescente, la figlia chiaramente dei due protagonisti, che fino a quel giorno è sembrata a tutti una ragazza normale.

Una famiglia quasi normale: trama della miniserie Netflix

Già da queste brevi anticipazioni avrete capito che siamo di fronte ad un thriller, tuttavia l’investigazione assume presto i contorni del dramma psicologico, ponendoci di fronte ad un contenuto che non cerca di creare suspence, bensì di indurci a riflettere su quanto bene conosciamo le persone che abbiamo accanto e quanto possano essere fuorvianti le apparenze.

La serenità della famiglia Sandell verrà travolta dalle accuse di omicidio a carico della figlia 19enne – Screenshot YouTube @netflix – mrinformatico.it

La famiglia Sandell vive a Lund, una cittadina che si trova a breve distanza da Stoccolma ed in cui raramente si verificano crimini. Adam è un sacerdote della chiesa svedese, Ulrika – la moglie – è un avvocato di successo e Stella, la figlia 19enne, è un’ex promessa della pallamano che sta vivendo un periodo di crisi dopo aver finito la scuola dell’obbligo.

D’un tratto i fragili equilibri di questa famiglia vengono sconvolti dall’accusa di omicidio a carico di Stella. La ragazza avrebbe ucciso il suo fidanzato, un ragazzo di cui i genitori non avevano mai sentito parlare e che era stato visto solo dall’amica di Stella, Amina. Tramite le indagini della polizia, i flashback e le ricerche dei due genitori scopriremo passo passo cosa è realmente successo e se Stella è davvero colpevole di ciò di cui è accusata.

Nel frattempo verremo a conoscenza del dramma segreto di questa ragazza, rimasta scottata da un episodio verificatosi quando era poco più che una bambina e che i genitori hanno deciso di non affrontare, preferendo mantenere le apparenze di famiglia borghese benestante e felice, evitando di fare scoppiare uno scandalo che avrebbe scosso l’immagine e la quotidianità della figlia e dell’intero nucleo familiare.

Insomma la miniserie ci pone davanti a situazioni complicate, in cui non c’è una risposta semplice ed in cui non tutto ciò che sembra giusto lo è effettivamente. La storia scava nella psiche dei protagonisti, facendoci conoscere lati positivi e negativi, portandoci ad empatizzare con ognuno di essi, anche con quelli le cui scelte ci appaiono non condivisibili.

Fabio Scapellato:
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