Il 2024 può essere l’anno giusto per aprire la Partita Iva: interessanti bonus ancora disponibili per i lavoratori autonomi: l’elenco completo.
Aprire una Partita Iva porta spesso con sé molteplici dubbi in merito alla sostenibilità, dal punto di vista fiscale e della tassazione, da parte del lavoratore autonomo. Negli ultimi anni però diversi bonus e aiuti sono stati introdotti proprio per sostenere chi decide di aprirne una e con essa la propria attività.
Oltre ad agevolazioni dal punto di vista fiscale con, ad esempio, la possibilità di accesso, rivolta ad un più ampio numero di persone, al regime forfettario con tassazione agevolata ed Iva azzerata. Ma cosa succederà nel 2024 e quali saranno i bonus disponibili? Lo scenario resta interessante e vantaggioso: ecco per quale motivo.
Bonus 2024 per le Partite Iva, lo scenario delle agevolazioni disponibili
Se è vero che alcuni dei bonus destinati a chi ha aperto una partita iva non sono più disponibili nel 2024, occorre guardare anche l’altro lato della medaglia. Ovvero le agevolazioni alle quali è ancora possibile accedere, che rappresentano certamente un aiuto prezioso, considerata la precarietà economica che spesso è correlata a questo ‘strumento’ lavorativo. A tal proposito è bene concentrarsi sulla misura più importante attiva, per tutto il 2024, per le Partite Iva. Si tratta dell’Iscro ovvero una cassa integrazione specifica per i professionisti che prevede un’integrazione al reddito fino ad 800 euro.
L’ Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa è nata in conseguenza della pandemia da Covid-19 allo scopo di aiutare i titolari di Partita Iva. E permette agli autonomi di ottenere un aiuto già disponibile per i lavoratori dipendenti dopo che numerosi si sono trovati di punto in bianco senza lavoro ma anche senza alcuna forma di sostegno economico. La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto l’Iscro per il triennio 2021-2023 e consente a tutte le Partite Iva, indipendentemente dal codice Ateco, di ottenere in casi specifici una cassa integrazione.
Il sostegno, rinnovato anche per il 2024 e trasformatosi in una misura ‘strutturale’, ha una durata massima di sei mesi con importo compreso tra 200 e 800 euro. Tra i vari requisiti richiesti occorre essere in regola con i versamenti della contribuzione previdenziale obbligatoria e non bisogna essere titolari di trattamenti pensionistici diretti. Inoltre il reddito dell’anno precedente (comunque inferiore a 12mila euro) dovrà risultare inferiore del 70% rispetto ai ricavi dei due anni precedenti ad esso. Si può presentare domanda attraverso il sito dell’Inps. La Partita IVa dovrà essere attiva da almeno tre anni ed è importante ricordare che l’importo erogato, per il 2024, non sarà più esente a livello fiscale.