Le funzioni di Windows non sono al sicuro e anche uno dei pezzi storici ora verrà rivoluzionato. La domanda che serpeggia è: era necessario?
Che Windows, ovvero Microsoft, abbia tutta l’intenzione di infilare in qualunque pertugio tecnologico un po’ di intelligenza artificiale per aiutare gli utenti è ormai un dato di fatto.
Come pure è un dato di fatto che per ora il rapporto che gli utenti hanno e vogliono avere con l’intelligenza artificiale è tutt’altro che sereno. Accanto ai problemi di tutte quelle maestranze che vedono nell’implementazione di sistemi di generazione di contenuto la fine del proprio lavoro ci sono altre questioni, per esempio quelle che riguardano la liceità o meno del materiale che è stato utilizzato per addestrare le intelligenze artificiali o i limiti che si dovrebbe loro imporre.
Ma mentre i legislatori del mondo cercano di trovare un sistema per salvare capra e cavoli, con OpenAI che per esempio chiede una esenzione dall’infrazione al copyright per il materiale utilizzato per addestrare ChatGPT, Windows prosegue dritta come un carro armato e infila intelligenza artificiale anche in quelle funzioni dove forse nessuno la vorrebbe. E il dibattito online è già partito.
Un’altra delle funzioni storiche di Windows stravolta dalla IA
Se ti è capitato mai di vedere Windows in azione ti sarai accorto che ci sono, come per qualunque sistema operativo, alcune funzioni e alcuni pezzi di software che arrivano di default. Per il sistema operativo di Microsoft tra questi pezzi imprescindibili ci sono Paint, Blocco Note e poco altro. E proprio dentro Paint e Blocco Note adesso esiste l’aiuto di CoPilot. Per quello che riguarda il programma di disegno digitale si chiama CoCreator mentre a quanto pare per Blocco Note si chiamerà CoWriter. A diffondere online questa nuova funzione uno dei più famosi leaker in circolazione che ha quindi condiviso con il mondo la sua scoperta.
Sul social che una volta chiamavamo Twitter la discussione si è aperta come una voragine. Il commento più ricorrente è quello di chi si chiede perché aggiungere l’intelligenza artificiale a Blocco Note quando invece per renderlo un po’ più utile sarebbe bastato mettere il correttore ortografico. Anche perché, continuando a scartabellare nel codice del software, sono emersi alcuni elementi che mostrano quella che dovrebbe essere la politica futura di Windows con i servizi di intelligenza artificiale: l’utilizzo di un sistema di crediti come quello che si vede già per esempio con Bing Image Creator. Altri commenti molto interessanti sono quelli di chi sottolinea quanto questa idea di aggiungere un “Co” ovunque sia ormai fastidiosa.
Windows ha tutto l’interesse a che gli utenti imparino ad apprezzare e utilizzare il suo sistema operativo con l’intelligenza artificiale integrata ma è lecito chiedersi se debba esserci un limite a quello che l’intelligenza artificiale dovrebbe essere messa nelle condizioni di fare. Forse tra qualche anno da adesso non ci accorgeremo più neanche di utilizzare una IA per fare le cose ma tra qui e qualche anno possiamo ancora decidere quale tipo di rapporto vogliamo avere con questa tecnologia: costruttivo o distruttivo.