Alcune impostazioni di WhatsApp sono fondamentali per proteggere la nostra privacy dagli attacchi dei criminali informatici.
Meta, la società madre dell’app, non manca di ricordare che le chat di WhatsApp sono crittografate end-to-end. Questo significa che Meta non ha accesso alle chat degli utenti, archiviate localmente sui loro dispositivi.
Ma questo non vuol dire che le conversazioni siano sicure al 100%. C’è sempre in agguato il pericolo di fare qualche errore, esponendo così a più utenti le nostre chat, Sono poi tanti i modi con cui i criminali informatici possono accedere alle nostre conversazioni, ma noi possiamo impedirlo.
La maniera migliore per proteggere la nostra privacy sulla piattaforma di messaggistica istantanea più popolare al mondo è quella di ricorrere alle funzionalità di privacy offerte dai suoi sviluppatori.
Privacy su WhatsApp, le impostazioni di base per proteggerla dagli sguardi indiscreti
La prima funzionalità da attivare per proteggere la privacy è la verifica in due passaggi che obbliga gli utenti a inserire un PIN quando registrano nuovamente il proprio numero su WhatsApp. La password deve essere composta da sei cifre e sarà richiesta a ogni accesso da un telefono diverso.
Molto utile per la sicurezza delle conversazioni è anche il blocco dell’impronta digitale, attivabile nella sezione “Privacy” delle impostazioni di WhatsApp. In questo modo l’app chiederà agli utenti di certificarsi ogni volta che vorranno aprire WhatsApp. C’è anche la possibilità di mostrare le nostre attività solo alle persone che conosciamo, impostando le persone che possono quando abbiamo effettuato l’ultimo accesso, se siamo online, o ancora chi può vedere la nostra foto del profilo. Per farlo basta andare andare nelle impostazioni e, una volta lì, inserire “Privacy”.
Un altro accorgimento salva privacy da adottare è non lasciare WhatsApp Web aperto. Se condividiamo il pc o il portatile con altre persone è buona cosa ricordarsi di chiudere WhatsApp Web prima di spegnere il dispositivo. Nel caso ce ne fossimo scordati e fossimo già usciti di casa, è sempre possibile disconnettersi da remoto attraverso l’opzione “Dispositivi collegati”. La possiamo trovare facendo clic sui tre punti verticali nell’angolo in alto a destra quando facciamo l’accesso all’interfaccia principale.
Attenzione infine ai backup di WhatsApp. L’app permette di eseguire il backup su Google Drive, la piattaforma di archiviazione cloud di Alphabet. Anche se di recente l’azienda ha limitato lo spazio a disposizione per il salvataggio delle chat, questa opzione semplifica la migrazione da un dispositivo all’altro. Questo vuol dire però anche controllare con più attenzione Gmail. infatti se un criminale informatico riuscisse a mettere le mani sulle nostre credenziali di accesso a Gmail avrebbe modo di accedere a tutto quello che abbiamo salvato su Drive, comprese quindi le nostre conversazioni.