WhatsApp introduce una novità epocale: come cambierà la nostra abitudine di mandare messaggi e perché potrebbe essere pericoloso.
L’applicazione di Meta è, a oggi, l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata e più diffusa al mondo. WhatsApp continua quindi ad aggiornarsi costantemente ed introduce funzioni sempre nuove per mantenere i vecchi utenti e attrarne costantemente di nuovi.
Questo implica la costante introduzione di nuove funzioni che vengono puntualmente anticipate o presentate da WABetaInfo, un sito che si occupa di reperire e diffondere tutte le informazioni disponibili sulle future funzioni di WhatsApp.
Proprio WABetaInfo ha parlato recentemente di una nuova funzione che con ogni probabilità sarà implementata entro Marzo ma che, per una volta, non arriva da una libera iniziativa di Meta ma da una imposizione dell’Unione Europea a tutte le holding che possiedono i software più utilizzati al mondo.
Cosa ha imposto l’Unione Europea a WhatsApp?
Con il Digital Market Act, l’Unione Europea ha introdotto delle misure legali antitrust che impongono alle grandi aziende del mercato digitale l’introduzione di alcune funzioni per consentire (o almeno non ostacolare) lo sviluppo di applicazioni di altre aziende nei settori in cui sono più forti.
Per fare un esempio concreto: se a oggi una piccola azienda indipendente volesse lanciare sul mercato una nuova applicazione di messaggistica istantanea, si scontrerebbe con lo strapotere di WhatsApp, che detiene il controllo della maggioranza degli utenti a livello mondiale. Con il WMA si impone a WhatsApp e alle altre applicazioni di messaggistica di permettere l’intercomunicazione con App di terze parti.
In pratica, WhatsApp dovrà consentire agli utenti di inviare messaggi istantanei anche verso altre applicazioni, in maniera quindi da coinvolgere all’interno della sua rete gigantesca di comunicazione anche gli utenti che scelgono di utilizzare applicazioni nuove e ancora poco diffuse.
Questo però comporterà dei rischi di sicurezza anche gravi. Innanzitutto si moltiplicheranno le possibilità che gli utenti ricevano messaggi di phishing, cioè aumenteranno le possibilità di diffondere truffe on line. In secondo luogo la privacy degli utenti sarà messa a rischio perché non è detto che le altre applicazioni rispetteranno gli stessi standard di sicurezza per il trattamento dati e per la crittazione dei messaggi. Attualmente infatti WhatsApp assicura che i propri messaggi siano crittati end to end: significa che nessuno al di fuori dell’utente e del destinatario di un messaggio può leggere un messaggio inviato via WhatsApp, nemmeno l’azienda stessa.
Fortunatamente, almeno a quanto si sa finora, la funzione per inviare e inviare messaggi da e verso altre App non sarà attiva di default: potrà essere attivata e disattivata manualmente a seconda delle preferenze e delle necessità dell’utente.