Continua la scalata al successo di Xiaomi nel mondo automobilistico: l’ultima novità determina un momento di passaggio fondamentale.
Da colosso dell’elettronica a colosso del settore automobilistico il passo è breve… o almeno così sembrerebbe per l’azienda cinese Xiaomi. Lo scorso dicembre, infatti, la società aveva annunciato il lancio di una berlina elettrica. Lo stesso veicolo è poi arrivato sul mercato a marzo, col nome di SU7, ottenendo un riscontro senza precedenti da parte del pubblico.
Ad oggi la SU7 vende per migliaia di pezzi ogni mese, con numeri sempre in crescita. Basti pensare ce ad aprile sono state vendute circa 7mila vetture, a maggio circa 8mila e 500 e a giugno si è arrivati addirittura a 10mila pezzi. La lista d’attesa per mettere le mani su una SU7, d’altronde, è di ben 37 settimane: indice che gli acquirenti sono disposti anche ad attendere mesi pur di guidare un’elettrica Xiaomi.
Il nome completo di Xiaomi ora è Xiaomi Automobile Technology Co., Ltd e ciò significa qualcosa
Un tale successo ha poi convinto l’azienda ad ampliare la sua produzione, tanto che ormai da diverse settimane si parla dell’arrivo di un SUV elettrico, che potrebbe prendere il nome di MX11. E ora anche di una ibrida modulare che potrebbe prendere il nome di Kunlun. Quest’ultimo modello, in particolare, dovrebbe distinguersi per il prezzo ultra-competitivo, dato che si parla di circa 20mila euro.
Dato il gran numero di scelte vincenti e di investimenti andati a buon fine non stupisce l’ultima notizia riguardante Xiaomi, che ora è ufficialmente un costruttore indipendente di automobili. Tutto ciò, infatti, non è scontato ed è frutto di investimenti a dir poco ingenti avvenuti nel corso degli ultimi anni. In particolare prima che acquisisse il nuovo nome, l’azienda che ora si chiama Xiaomi Automobile Technology Co., Ltd. faceva riferimento al Baic Group Off-road Vehicle Co., Ltd.
Stanziamento di 10 miliardi di dollari: Xiaomi è ora un produttore NEV indipendente
L’ente regolatore cinese per la produzione di NEV (new energy vehicles) ha ora autorizzato la denominazione autonoma di Xiaomi in seguito a uno stanziamento di 10 miliardi di dollari per la realizzazione di una gamma di vetture. Tale stanziamento doveva essere speso entro il 2031 per la creazione di una serie di vetture e, indubbiamente, Xiaomi ci sta riuscendo piuttosto bene!
D’altronde la Cina è leader nel settore dell’elettrico, anche data la grande abbondanza di metalli rari presenti sul territorio. Uno tra tutti il litio che si utilizza per la creazione delle batterie delle auto.